Elena Popova: «Noi russi in piazza, pensando ai nostri amici ucraini sotto le bombe»

Stampa

Elena Popova - Immagine: Vita.it

Azione Nonviolenta ha ricevuto questo messaggio che arriva da Elena Popova. Il Movimento Nonviolento è in contatto diretto con i resistenti russi contro la guerra. La War Resisters’ International coordina i movimenti nonviolenti e degli obiettori di coscienza

Sono molto triste. Ricordo come era il mio paese trent’anni fa, negli anni novanta, quando si è dissolta l’Unione Sovietica; ricordo i primi giorni della Russia; pensavo che sarebbe stato davvero un paese libero, io ero giovane ed ero felice e anche i miei genitori erano così entusiasti …. ma ora è anche peggio che nell’URSS, la paura è molto maggiore che in quegli anni passati.

Ora i miei genitori dono anziani. Io ho paura di essere arrestata, non per me, ma perché devo assistere loro.

Anche le perquisizioni mi spaventano perché vengono sempre alle 6:00 del mattino, nel momento in cui stai dormendo, entrano in casa e sequestrano tutti i computer e i telefoni portatili ed è quello che mi fa molta paura. Ma sono preparata, e so che potrà accadere.

Penso sempre però agli amici ucraini che sono sotto le bombe, penso a chi sta perdendo le proprie case e i propri cari e quindi non devo lasciarmi prendere dal panico e devo continuare a lavorare per la pace.
Vengono arrestate ogni giorno circa 3 o 5 mila persone, vengono prese dalle strade di Mosca, dove si fanno le manifestazioni, e più di tremila a San Pietroburgo, soprattutto durante il weekend.

Un mio amico è stato brutalmente arrestato, diversi poliziotti lo hanno preso e malmenato. Per essere rilasciato ha dovuto pagare una cauzione. Alcuni attivisti sono stati arrestati per 10 giorni, altri per tre o cinque giorni. Adesso ci stiamo preparando per affrontare i processi. Ci sono alcuni gruppi di avvocati che aiutano le persone che subiscono la repressione, per difendere i loro diritti; la polizia quando arresta e porta gli attivisti in caserma, cerca di proibire tutto, ma non ne ha il diritto: non potrebbero impedire di fare telefonate a casa, nè obbligare a fare le foto segnaletiche. Noi cerchiamo anche di far rispettare i diritti delle persone arrestate...

Segue su Vita.it

Ultime su questo tema

Asia “stupefacente”

16 Ottobre 2025
Oppiacei, anestetici, miorilassanti... La nuova ondata di abuso di droghe asiatiche non si limita solo agli stupefacenti tradizionali. (Alessandro Graziadei)

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

La Francia in crisi: una potenza nucleare davanti a un'incognita

13 Ottobre 2025
Il nuovo incarico per tentare il varo di un nuovo esecutivo. (Maurizio Sacchi)

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

La guerra, un’emergenza sanitaria globale

08 Ottobre 2025
Le guerre del nostro secolo non si misurano più solo in battaglie e confini: sono crisi sanitarie globali che lasciano ferite fisiche, sociali e psicologiche destinate a durare per generazioni. ...

Video

State of World Population Report 2009