Carri armati israeliani entrano in Libano, comincia offensiva di terra

Stampa

Foto: Unsplash.com

ORE 22.30

Truppe e mezzi corazzati israeliani sono entrati in Libano. Secondo gli Stati Uniti per un’operazione “limitata” e volta a distruggere le infrastrutture militari di Hezbollah lungo il confine. I media libanesi, tra cui la tv al Manar, hanno riferito di colpi di artiglieria israeliana verso i villaggi di Khiyam, Wazzani, Alma el Chaab e Naqura.

L’esercito regolare libanese ha lasciato le postazioni vicino al confine sud, ritirandosi per 5 km.

di Eliana Riva 

Chi immagina con timore la “guerra totale” tanto temuta da un anno a questa parte in Medio Oriente come lo scontro armato diretto e senza limiti tra Israele e Iran, probabilmente potrà rimanere tranquillo ancora per un po’. Teheran si trova in una posizione difficile, che diventa più scomoda giorno dopo giorno. Il gioco della deterrenza e delle linee rosse da tempo non è stato abbandonato: dopo tattiche e mosse, Israele è riuscito a far saltare il tavolo e ora sta dispiegando con inquietante naturalezza i propri tentacoli bellici fuori da Gaza e dai Territori palestinesi occupati.

Dopo 41.000 morti, di cui quasi 17.000 bambini, e 90.000 feriti, il mondo non gli si è rivoltato contro. Nonostante qualche timida e occasionale sgridata, gli alleati sono sempre lì al suo fianco. I mandati di arresto che sarebbero dovuti giungere mesi fa dalla Corte Penale Internazionale prendono polvere in qualche buio sottoscala della diplomazia, schiacciati dal peso delle pressioni internazionali. La risposta terrificante e atroce dell’Iran all’umiliante assassinio di Ismail Haniyeh, promessa due mesi fa, non è mai arrivata. Il castigo infernale giurato da Hezbollah negli innumerevoli discorsi furenti di Hassan Nasrallah si è trasformato in un enorme cratere che ha inghiottito il leader sciita, lasciando il Libano indifeso e in fiamme...

Segue su: Pagineesteri.it

Ultime su questo tema

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

La Francia in crisi: una potenza nucleare davanti a un'incognita

13 Ottobre 2025
Il nuovo incarico per tentare il varo di un nuovo esecutivo. (Maurizio Sacchi)

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

La guerra, un’emergenza sanitaria globale

08 Ottobre 2025
Le guerre del nostro secolo non si misurano più solo in battaglie e confini: sono crisi sanitarie globali che lasciano ferite fisiche, sociali e psicologiche destinate a durare per generazioni. ...

Medici, operatori umanitari e giornalisti: intervista a Elisabeth Di Luca in rotta su Gaza

07 Ottobre 2025
Lo scorso 30 settembre è partita la Conscience della Freedom Flotilla Coalition, con a bordo un centinaio tra medici, operatori umanitari, giornalisti ed equipaggio: nelle pro...

Video

State of World Population Report 2009