USA: Bush riapre ad alcune agenzie dell'ONU

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24 miliardi di dollari destinati agli affari internazionali. Sono compresi nell'"omnibus bill", la "finanziaria Usa" approvata dal Congresso la scorsa settimana ed ora trasformata in legge dal presidente Bush. Di questi 71 milioni di dollari andranno all'UNESCO, agenzia UN dalla quale l'amministrazione si era ritirata vent'anni fa, durante l'era Reagan.

Il finanziamento all'organizzazione ONU che si occupa di educazione e cultura garantirà all'amministrazione statunitense di sedere nel consiglio direttivo della stessa ed è forse un segnale che quest'ultima vuole dare di adesione ad un approccio multilaterale dopo anni passati a privilegiare l'aspetto bilaterale delle relazioni internazionali.

Previsti finanziamenti di 34 milioni di dollari anche per il Fondo ONU sulla popolazione, UNFPA, con le quali Washington, ed in particolare l'amministrazione Bush, avevano relazioni problematiche. Già in passato, in seguito alle forti pressioni dei movimenti antiabortisti, erano stati congelati dei fondi che queste ultime affermavano avrebbero indirettamente favorito le campagne di sterilizzazione forzata avviate in Cina. Non è ancora chiaro se quest'atteggiamento dell'amministrazione Bush proseguirà anche per il 2004 e quindi bloccherà anche i fondi già messi a disposizione dal Congresso.

Compresi nei 24 miliardi di dollari destinati agli affari internazionale vi sono anche i 3 miliardi di aiuti militari a favore di Israele, i 2,1 destinati all'Egitto ed il miliardo di dollari che la Banca Mondiale riceverà per garantire prestiti a tassi agevolati. Non ne fanno invece parte gli 89 miliardi di dollari necessari a finanziare la presenza USA in Afghanistan ed Iraq. [DS]

Altre fonti: UNESCO, UNFPA.

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