Rete Disarmo: lettera ai candidati premier e convegno a Roma

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Sostegno al Trattato internazionale sui trasferimenti di armi, messa al bando delle "cluster bombs", miglioramento della legislazione sull'export di armi leggere, un programma serio per il disarmo atomico e per dichiarare l'Italia zona libera da armi nucleari, riduzione delle spese militari che oggi oltrepassano ampiamente le esigenze di difesa, controllo rigoroso delle esportazioni di armi italiane che, nonostante i vincoli della nostra legislazione, sono state dirette negli ultimi anni per più del 40% a Paesi del Sud del mondo e rilancio di politiche di riconversione dell'industria bellica: sono le principali richieste di una lettera-appello inviata dalla Rete Italiana Disarmo a tutti i candidati premier.

Con questa iniziativa alla vigilia delle elezioni politiche del prossimo aprile la Rete Italiana per il Disarmo, organismo che dal 2003 coordina il lavoro di circa 30 associazioni e gruppi attivi sui temi del controllo degli armamenti, intende sottoporre all'attenzione di tutte le forze politiche che andranno a comporre il Parlamento nella prossima legislatura i punti più importanti necessari a costruire una praticabile politica di controllo degli armamenti e di disarmo. "Disarmo che invece viene spesso dimenticato nelle pieghe delle necessità di bilancio mentre al contrario necessita di un'ampia tensione ideale che nulla toglie ed anzi incrementa un'efficace politica di sicurezza" - riporta la nota di Rete Disarmo.

"Abbiamo scelto di mettere sul campo questi punti, tra i numerosi che ogni giorno vengono affrontati nelle azioni e nelle campagne proposte dalla Rete, proprio perché sono quelli fondamentali e su cui ci si può spendere immediatamente con scelte politiche nel Parlamento che andremo a votare il 13 e 14 aprile" - afferma Francesco Vignarca coordinatore nazionale della Rete Disarmo. "Il nostro auspicio - aggiunge - è quello di poter intavolare con i candidati di tutti gli schieramenti un confronto non limitato alla campagna elettorale su quanto è stato loro proposto nella lettera aperta e nel documento di approfondimento che l'accompagna".

La proposta della Rete Disarmo giunge anche alla vigilia della stesura e presentazione della Relazione annuale al Parlamento sull'export militare italiano. I dati degli ultimi anni hanno visto una fortissima crescita nelle vendite degli armamenti italiani. "Una conseguenza di un approccio solo economico alla questione, mentre invece le armi che si vanno a commerciare nei vari angoli del mondo poi possono finire implicate in azioni di guerra o in violazioni dei diritti umani" - sottolinea Vignarca ricordando le recenti richieste avanzate al Governo italiano dalla Rete Disarmo per la sospensione delle esportazioni militari italiane alla Turchia e al Pakistan alle quali, però il Governo italiano non ha mai risposto. Una richiesta, quella del blocco delle forniture militari a Islamabad, non certo infondata considerato che nei mesi scorsi la Svizzera ha deciso di sospendere le forniture di armi al Pakistan a causa della situazione di instabilità nel Paese asiatico.

Alla vigilia delle elezioni politiche, Rete Italiana Disarmo e Campagna di pressione alle 'banche armate' organizzano sabato 29 marzo a Roma presso la Città dell'Altra economia il Convegno nazionale "Oltre l'insicurezza delle armi: politica, istituzioni, società civile a confronto". Il convegno, intende tra l'altro promuovere un confronto con rappresentanti del Governo per offrire elementi di valutazione dell'operato e presentare al pubblico le richieste della Rete Disarmo ai candidati premier in materia di legislazione nazionale e internazionale sul controllo del commercio di armamenti, di disarmo nucleare, delle spese militari e della riconversione dell'industria del settore.

Il convegno sarà preceduto da una iniziativa promossa dal 'Forum provinciale per la pace, i diritti umani e la solidarietà internazionale' di Roma in collaborazione con le organizzazioni nazionali ed internazionali attive nella rete "Control Arms" che si terrà venerdì 28 marzo a Roma sul tema "Un'alleanza per un mondo più sicuro: Globalizzazione e controllo delle armi" per informare l'opinione pubblica sui danni provocati dalla proliferazione e dal commercio senza regole di armi leggere. [GB]

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