Italia: Mondiali di sci irrispettosi dell'ambiente

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Nel 2005 si terranno in Valtellina i Mondiali di sci. Ma mentre il Parco Nazionale dello Stelvio approvava il progetto che prevede la realizzazione di nuove piste da sci nella Valle dell'Alpe, i delegati in rappresentanza di oltre 100 Organizzazioni Non Governative dell'arco alpino, dalla Francia alla Slovenia, hanno discusso e approvato a unanimità una risoluzione di forte critica all'evento. Intanto la Federparchi ha chiesto al Senato un'approvazione celere e completa dei Protocolli attuativi della Convenzione Internazionale per la protezione delle Alpi.

La CIPRA Internazionale (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi), associazione che raccoglie molte ONG dell'arco alpino, ha criticato gli organizzatori locali dei Mondiali di sci che si terranno in Valtellina nel 2005 e amministrazioni lombarde a vario titolo coinvolte per i progetti avviati che "intaccano l'integrità del Parco dello Stelvio. La CIPRA ha inoltre sottolineato come la stessa Federazione Italiana dello Sci, che fin dal 1998 si era impegnata a far sì che l'edizione 2005 dei Mondiali di sci si svolgesse secondo rigorose linee guida ambientali non ha rispettato i patti spingendo per progetti che hanno causato "il disboscamento della scorsa primavera ...la creazione di nuova e invasiva impiantistica per lo sci in un'area delicata come è quella della Valle dell'Alpe".

Intanto la Federparchi ha invitato il Senato della Repubblica ad approvare al più presto ed integralmente i Protocolli attuativi della Convenzione Internazionale per la Protezione delle Alpi. In particolare preoccupa a Federparchi l'esclusione, rispetto al testo approvato all'unanimità dalla Camera, del Protocollo Trasporti dall'elenco di quelli di cui si propone la ratifica. Secondo Federparchi quest'esclusione indebolirebbe l'intero processo innovativo e condiviso determinato dalla Convenzione delle Alpi; determinerebbe uno stallo nei rapporti convenzionali con gli altri Paesi difficilmente superabile, dal momento che l'atto sarebbe unilaterale e non in grado di apportare modifiche alla Convenzione, modifiche che possono essere introdotte solo attraverso una decisione collegiale; verrebbe messa in discussione - e proprio nel corso del Semestre italiano di presidenza - l'aderenza delle scelte italiane ai contenuti del "Libro Bianco sui trasporti" dell'Unione Europea.

L'appello della Federparchi si affianca ad uno analogo che la CIPRA ha rivolto nei giorni scorsi a tutti i senatori. [DS]

Altre fonti: Federparchi, CIPRA;

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