Idra: il sindaco di Firenze rispetta la legge?

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Il ricorso urgente è da venerdì sul tavolo del Difensore civico del Comune di Firenze, l'ex prefetto dott. Francesco Lococciolo. L'associazione Idra denuncia la mancata risposta da parte del sindaco Leonardo Domenici a un quesito posto oltre due mesi fa invocando l'applicazione della legge 241 sulla trasparenza degli atti amministrativi. Si chiedeva che venisse reso pubblico il nuovo cronogramma dei lavori per l'Alta Velocità a Firenze approvato in conferenza di servizi il 23 dicembre scorso. Dai dati istituzionali in suo possesso, infatti, l'associazione desume che l'entrata in funzione del passante e della stazione non potrebbe avvenire entro dicembre del 2010 (come sostiene l'Amministrazione Comunale nei suoi comunicati ufficiali), ma solo molto dopo, e non prima della fine del 2013, sempre che non si verifichino intoppi come quelli che stanno ritardando di parecchi anni l'entrata in funzione della tratta ferroviaria ad Alta Velocità Bologna-Firenze (a suo tempo annunciata dai costruttori per il 2003)!

"Non solo non è stato fornito il cronogramma eventualmente approvato in conferenza di servizi", scrive Idra al dott. Lococciolo; "non è stata neppure fornita risposta circa l'esistenza o meno di un simile documento di programmazione".

L'associazione di volontariato fiorentina sostiene di temere che "la mancata risposta del Sindaco possa derivare dalla sottovalutazione del diritto dei cittadini a conoscere i contenuti concreti delle decisioni amministrative che li riguardano e che interessano - come nel caso del progetto Alta Velocità - molti anni delle loro vite" o addirittura che essa possa derivare "dall'assenza di un programma di cantierizzazione certo".

Firenze - osserva Idra - non è una tranquilla città d'arte e di cultura a dimensione uomo, donna e bambino. Firenze è investita già oggi da "cantierizzazioni ordinarie e straordinarie che condizionano pesantemente la qualità della vita, la salute e le attività di decine di migliaia di cittadini residenti, studenti, lavoratori e visitatori". Il futuro programmato dalle ultime Giunte promette di peggio: "la cantierizzazione per l'Alta Velocità ferroviaria - aggiunge Idra nel ricorso al Difensore civico - si preannuncia a Firenze come contemporanea ad altri interventi urbanistici e infrastrutturali (nuovo presidio ospedaliero di Careggi e nuova viabilità e parcheggi, nuovi insediamenti nell'area ex Fondiaria a Castello, nuovi insediamenti nell'area ex-Fiat a Novoli, Centro sperimentale delle FS all'Osmannoro, linee tranviarie 1, 2 e 3, terza corsia autostradale, ecc.) dal pesante impatto aggiuntivo sul tessuto storicizzato della città e sulla sua conurbazione fortemente antropizzata, anche per effetto dei riflessi delle attività di cantiere sulla mobilità di un'area già gravemente compromessa".

Ecco perché l'associazione ecologista fiorentina chiede che il Difensore civico "verifichi urgentemente la conformità del comportamento del Sindaco di Firenze, nella circostanza descritta, con le previsioni di legge in materia di informazione e trasparenza", e che "eserciti ogni opportuna azione nei confronti del Sindaco di Firenze affinché siano resi noti con la necessaria sollecitudine, in modo articolato e completo, gli impatti temporali del progetto Alta Velocità, attraverso documentazione pertinente".

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