Farmaci: sempre meno accessibili, il Wto obbliga ai brevetti

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Il 2005 è anno cruciale nella lotta per rendere i farmaci salva-vita accessibili anche alle popolazioni dei paesi più poveri. A partire dallo scorso gennaio anche India, Cina, Thailandia e Brasile sono tenuti a dare piena attuazione alle norme internazionali in materia di brevetti sui farmaci fissate dall'Organizzazione mondiale del commercio (WTO). "Questo rischia di rendere l'accesso ai farmaci essenziali molto più difficile non solo nei Paesi direttamente interessati, ma anche nei così detti "Least developed countries" (i più poveri tra i poveri)" - riporta Medici Senza Frontiere (Msf). I circa 50 Paesi più poveri individuati dall'ONU non sono ancora tenuti ad applicare le norme sui brevetti, ma non avendo alcuna possibilità di produrre i farmaci localmente dipendono dalla possibilità di importare medicinali dall'estero.

La gran parte dei medicinali indispensabili per tenere in vita i malati di Aids (detti "antiretrovirali") oggi disponibili sul mercato internazionale sono prodotti in India, dove - grazie alla mancanza di norme sui bevetti - le industrie hanno potuto sviluppare farmaci equivalenti a quelli prodotti dalle multinazionali occidentali, ma molto più economici. I progetti di lotta all'Aids che MSF gestisce in 27 tra i Paesi più poveri del mondo hanno potuto allargare fino a 25mila il numero delle perone in cura proprio grazie all'utilizzo di questi farmaci economici e di qualità. "Se l'esportazione di questi medicinali dovesse essere ostacolata o diventare impossibile, per MSF, per le altre organizzazioni impegnate nella lotta all'Aids e per gli stessi Governi dei Paesi più duramente colpiti dall'epidemia di Aids diventerà ancora più difficile offrire cure ai milioni di persone che ne hanno bisogno" -nota l'oranizzazione umanitaria.

Per combattere il virus dell'HIV oggi sono a disposizione farmaci efficaci, ma lo sviluppo di resistenze sta diventando una realtà drammatica anche nei paesi in via di sviluppo così come la presenza di drammatici effetti collaterali alle terapie. "La speranza di tutti è che presto sul mercato arrivino farmaci di nuova generazione efficaci anche contro le nuove forme del virus e con minori effetti indesiderati. Ma anche quando questi farmaci saranno disponibili proprio quei milioni di pazienti che vivono nei Paesi più colpiti e che più ne hanno bisogno saranno esclusi da questi benefici. I nuovi farmaci saranno infatti coperti da brevetti della durata ventennale: per 20 anni sarà dunque vietata ogni forma di concorrenza e quindi ogni possibilità di vedere un abbassamento duraturo dei prezzi" - nota Medici Senza Frontiere.

Per questo MSF sta facendo pressione sugli organismi internazionali e sui Governi nazionali dei paesi che producono equivalenti generici dei farmaci salvavita affinché utilizzino finalmente tutte le forme di flessibilità previste dagli accordi internazionali sul commercio (licenze obbligatorie, uso governativo, etc). "Queste preoccupazioni devono ricordare a tutti una volta di più che non possiamo permetterci di abbassare la guardia. L'Aids continua a uccidere 8mila persone al giorno, 3 milioni all'anno. E' un tributo di vite umane inaccettabile visto che se se non si ostacolasse la concorrenza tra produttori i farmaci potrebbero salvare molte di queste persone" - conclude il comunicato di Medici Senza Frontiere. [GB]

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