Unicef: 223 milioni di minori vittime di abusi e maltrattamenti

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Sono 54 mila i minori assassinati nel 2002 mentre altri 223 milioni sono vittime di maltrattamenti e abusi sessuali e almeno 1,8 milioni sono costretti a prostituirsi o sono vittime della pedo-pornografia, 1,2 milioni sono vittime del traffico di minori e tra 100 e 140 milioni di ragazze hanno subito una mutilazione genitale. Sono alcune delle cifre agghiaccianti - e sottostimate - della violenza sui bambini nel mondo, contenute nel Rapporto del Segretario generale dell'Onu presentato oggi in contemporanea a New York e a Roma dall'Unicef e dall'Oms. Il rapporto segnala inoltre che sono 218 milioni i bambini lavoratori, di cui 126 milioni coinvolti in attività rischiose e 5,7 milioni in lavori forzati o imposti per estinguere un debito.

Il rapporto indica che in almeno 106 paesi ancora sono permesse punizioni fisiche nelle scuole, mentre tra l'80 e il 93% dei bambini nel mondo subisce punizioni fisiche a casa, anche se molti di loro non ne parlano per vergogna e mancanza di fiducia nella legge. Di fatto finora solo 16 Paesi hanno proibito le punizioni corporali in casa. E da studi realizzati in 21 Paesi industrializzati, è emerso che il 36% delle donne e il 29% degli uomini hanno riferito di essere stati abusati sessualmente durante l'infanzia. Ogni anno, poi, 275 milioni di bambini nel mondo assistono a episodi di violenza domestica.

"Il fenomeno della violenza sui bambini rimane nascosto e spesso socialmente accettato" - denuncia il rapporto che per la prima volta in un unico documento fornisce una prospettiva esaustiva e globale sui molteplici aspetti e sulle dimensioni del fenomeno. "La protezione dalla violenza è un'emergenza. Molta gente, anche bambini, accetta però la violenza come parte inevitabile della vita" - scrive il professore Paulo Sergio Pinheiro, autore del rapporto, che esorta "gli Stati a proibire qualunque forma di violenza contro i bambini, in tutte le sue forme, includendo tutte le punizioni corporali, pratiche tradizionali dannose - come la mutilazione femminile genitale, i matrimoni prematuri e obbligati e i cosiddetti 'delitti d'onore' - violenze sessuali e torture e altri trattamenti o punizioni crudeli, disumani o degradanti". Circa 150 milioni di bambine, il 14% della popolazione infantile del pianeta, sono vittime di abusi sessuali ogni anno, così come il 7% dei maschi, il che vuol dire 73 milioni di bambini.

Ma non solo. Almeno 106 Paesi non vietano punizioni corporali a scuola e 145 Paesi non vietano punizioni corporali negli istituti di assistenza mentre le punizioni corporali sono ammesse come provvedimenti disciplinari in 78 Paesi e come parte di sentenze penali in 31 Paesi. Almeno 8 milioni di bambini si trovano, su scala mondiale, in istituti d'accoglienza. Relativamente pochi vi si trovano perché privi di genitori, mentre la maggior parte dei bambini sono in istituto perché disabili, a causa della disintegrazione della loro famiglia, di situazioni di violenza domestica e delle loro condizioni sociali ed economiche, povertà inclusa. "I bambini rinchiusi nei centri di detenzione sono frequentemente sottoposti a violenze commesse dal personale stesso degli istituti, sia come forma di controllo sia come punizione, spesso per infrazioni minime" - segnala il rapporto.

Le risposte dei governi al questionario connesso al Rapporto mostrano che molti Paesi hanno compiuto sforzi reali per riformare le loro legislazioni e affrontare il fenomeno della violenza sui bambini. Ma "allo stesso tempo, questi sforzi contrastano nettamente con investimenti spesso minimi in politiche e programmi diretti a documentare l'incidenza e le caratteristiche della violenza sui bambini, per intervenire contro le sue cause sottostanti e monitorare gli effetti degli interventi" - denuncia il rapporto.

In occasione della presentazione del Rapporto dell'Onu sulle violenze contro i bambini, Save the Children si appella ai governi per la messa al bando di ogni forma di violenza. "La violenza ai danni dei minori è una emergenza internazionale che riguarda ogni paese del mondo e di cui sono vittime, ogni anno, 40 milioni di bambini sotto i 15 anni. Attualmente il 97% dei minori del mondo non gode della stessa protezione e tutela giuridica dalle violenze, riservata agli adulti. Le violenze possono assumere molte forme: quella dell'abuso sessuale, delle punizioni fisiche, della tortura, del lavoro coatto, dello sfruttamento sessuale, delle pratiche tradizionali pregiudizievoli della salute (per esempio le mutilazioni sessuali), i matrimoni precoci, lo stupro e anche l'omicidio - segnala Save the Children. [GB]

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