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No la sequestro sito lavorivariabili.it
Formazione professionale
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Da lunedì 22 Novembre due siti, "Lavori Variabili" e "RedLab", gestiti da RdB sotto il dominio www.lavorivariabili.it risultano sotto sequestro "d'urgenza preventivo e probatorio" da parte della procura di Roma. La motivazione ufficiale è una denuncia per diffamazione sporta dal presidente della cooperativa "Casa dei Diritti Sociali" di Roma. Consideriamo questa una decisione grave e inaudita, un vero e proprio attacco ai diritti sindacali e di libertà d'espressione e pensiero. Su quei siti, infatti, non vi erano solo pubblicati i comunicati stampa dei lavoratori di quella cooperativa che hanno da tempo intrapreso una vertenza sindacale in seguito all'intenzione di licenziare 30 lavoratori su 79, alcuni dei quali posti già da settembre a zero ore e con stipendi in ritardo da 5 mesi, ma erano disponibili - quotidianamente consultati - molti materiali e guide di riferimento sui temi della precarietà e dei lavori interinali.
Sul quei siti, inoltre, si poteva accedere anche ad informazioni sulla giornata contro la precarietà del 6 Novembre ed in preparazione dello sciopero generale del 3 Dicembre. In questo senso la decisione della procura di Roma si inserisce nel tentativo - già in atto da parte del governo - di criminalizzazione del movimento, rispondendo in termini di ordine pubblico ai gravi problemi sociali del paese e cercando di zittire tutte le voci dissenzienti come è successo con Indymedia e come si sta cercando di fare con la recente modifica in Sensato del codice militare per sanzionare con il carcere le inchieste giornaliste non autorizzate sulle missioni militari all'estero come in Iraq. Un tentativo che respingiamo con forza associandoci a tutte le forze democratiche e sociali del paese che stanno chiedendo l'immediato dissequestro del sito.
Fonte: Bologna social forum