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Nicaragua: continua la resistenza dei bananeros
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Da oltre 40 giorni i coltivatori di banane del Nicaragua - chiamati anche 'bananeros' - continuano la loro protesta nonviolenta a Managua per chiedere l'appoggio del governo di Enrique Bola㱀os alla domanda di indennizzo fatta alle compagnie degli Stati Uniti, poiché questi ex lavoratori sono stati esposti agli effetti di sostanze chimiche proibite negli USA da più di 20 anni. Per i quasi 6.000 bananeros è sempre più faticoso trovare alimenti per sfamarsi e medicine per curare le malattie che aumentano giorno dopo giorno. I tempi della loro permanenza sono incerti per la continua dimostrazione di disinteresse del presidente Bola㱀os. Nei giorni scorsi si sono aggiunte circa 1.500 persone colpite dagli effetti del nemagòn. Questa nuova ondata é il frutto di una partecipatissima riunione che si é svolta a Chinandega tra la direttiva della Asotraexdan e oltre 2.500 ex lavoratori e lavoratrici appartenenti anche ad altri gruppi che si stanno alleando con la Asotraexdan.
Il nemagòn è il pesticida utilizzato nelle piantagioni bananeras per eliminare, principalmente, un verme microscopico la cui presenza impediva l'esportazione delle banane negli USA. Tra le patologie conseguenti all'uso del pesticida vi sono vari tipi di cancro, sterilità, dolori, atrofie, malformazioni congenite e aborti. Lo scorso dicembre, un giudice Nicaraguense ha condannato tre multinazionali (Dow Chemical, Shell Oil Company e Dole Food Company) a pagare 490 milioni di dollari di risarcimenti a 583 lavoratori di piantagioni di banane danneggiati dal Nemagon. L'associazione Italia-Nicaragua invita a inviare un messaggio al presidente del Nicaragua per chiedere di ricevere i rappresentanti dei bananeros e della Asotraexdan sostenendo le loro richieste. A partire dal 2 aprile, il responsabile per la campagna Bananeras a Managua dell'Ass. Italia-Nicaragua sarà in Italia per una serie di iniziative pubbliche in varie città.
Non sono rassicuranti le notizie fornite dall'associazione Italia-Nicaragua sul settore acqua. La Red Nacional de Defensa de los Consumidores ha denunciato il bando per la gara di appalto che l'impresa statale dell'acqua, ENACAL, ha reso pubblico in questi giorni per la privatizzazione dell'amministrazione della parte commerciale dell'impresa stessa. Il programma "per il rafforzamento imprenditoriale" é finanziato dalla Banca Mondiale (Prestito 1049/SF-NI) ed é rivolto a sei imprese (che sono già presenti in tutto il territorio centroamericano) che dovranno esprimere pubblicamente il loro interesse. Il timore quanto mai fondato é il passaggio di tutta la parte amministrativa-commerciale in mano di consorzi stranieri, per poi preparare le basi per una privatizzazione attraverso i meccanismi delle concessioni. [AT]