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Messico: il sistema pensionistico esclude le donne
Formazione professionale
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L'invecchiamento della popolazione e l'aumento della disoccupazione rendono sempre più precaria la situazione femminile nella terza età. Su questo concordano molti analisti, sindacalisti e rappresentanti delle associazioni di pensionati del Messico.
Secondo i dati dell'Istituto di Statistica Nazionale nel 2000 vi erano 7 milioni di persone in Messico che superavano i sessant'anni di età. Tra queste solo 900 mila donne (il 13,5%) riceve un qualche tipo di pensione, mentre la maggior parte (86,5%) non ne è titolare.
"La situazione per quanto riguarda le pensioni riflette il mercato del lavoro" -affermano dall'Istituto Nazionale delle Donne - "nel mercato del lavoro le donne interrompono spesso il loro percorso a causa di gravidanze o dell'incombenza di lavori domestici o perché partecipano ad attività informali, e questo impedisce loro di accedere alla pensione".
"Siamo condannati ad una pensione di miseria" afferma Blanca Irma Alonso, Presidente del Movimento Nazionale Pensionati, organizzazione che da vent'anni difende il diritto ad una vecchiaia dignitosa. "La situazione peggiora continuamente: le pensioni diminuiscono ed i servizi pubblici pure".
E Maria Luisa Gonzales, dell'Università Nazionale Autonoma del Messico, sottolinea come preoccupante è anche la situazione dei 6 milioni di messicani che lavorano nell'economia informale. "La loro speranza di sopravvivenza durante la vecchiaia è riposta esclusivamente nelle proprie famiglie". [DS]