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Mani Tese: un milione di posti di lavoro in meno
Formazione professionale
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In occasione dell'anniversario della morte di Iqbal Masih, Mani Tese lancia la mobilitazione Global March 2005, "Un gioco da ragazzi!". Trovare lavoro per milioni di bambini è facilissimo, soprattutto se poco retribuito e senza alcuna sicurezza. Mani Tese promuove i diritti dell'infanzia. Con la mobilitazione prevista nei giorni 28 e 29 maggio 2005 chiede a tutti i cittadini italiani e dell'Unione Europea la firma di una petizione diretta a Kofi Annan dal segretariato internazionale della Global March Against Child Labour. Quest'anno verranno rivisti gli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite.
L'impegno per la giustizia sociale, portato avanti da 40 anni in Italia ed in tutto il mondo, ci obbliga a far pressione sui Governi e sulle istituzioni internazionali. La cancellazione della povertà contribuirà all'abolizione della schiavitù dal lavoro minorile. Invitiamo i cittadini italiani, nell'indifferenza dei Governi, a dire basta alla povertà e a contribuire con noi all'eliminazione dello sfruttamento dei minori. In oltre 50 piazze italiane i volontari di Mani Tese raccoglieranno le firme per la petizione. I bambini del mondo, riuniti lo scorso anno a Firenze durante il Children's World Congress on Child Labour, hanno chiesto a tutti noi un impegno concreto per l'eliminazione dello sfruttamento del lavoro minorile. E la lotta comincia da una firma.
Mariarosa Cutillo, coordinatrice europea della Global March ha dichiarato: "La morte di Iqbal deve mantenere alta l'attenzione sui 246 milioni di minori che lavorano. E' inutile parlare dell'eliminazione della povertà finché esiste lo sfruttamento. Mani Tese e la Global March stanno portando avanti azioni concrete, e siamo pronti a un confronto con le istituzioni. La Commissione Bicamerale per l'infanzia continua però ad ignorare la mozione n°218, depositata nel febbraio 2004. Il parere della Commissione necessario perché il Ministero del Welfare adotti il Piano d'Azione per l'applicazione della convenzione 182 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro."