Macedonia: disoccupazione mai come prima

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Per la Macedonia il 2003 è stato un anno di record. Non certo virtuosi però: si è registrato il più alto numero disoccupati dalla nascita del giovane Stato e non migliora la drammatica situazione per quanto riguarda la corruzione e la sfiducia nelle istituzioni. Restano inoltre instabili le relazioni tra la maggioranza slava e la minoranza albanese.

A fine 2003 sul totale di 2 milioni di cittadini macedoni 387.752 risultavano disoccupati. Il governo di Crvenkovski, che guida una colizione di centro-sinistra, è stato sino ad ora incapace di trovare soluzioni a questa vera e propria piaga che sta mettendo in ginocchio il Paese.

"L'unica strategia alla quale sta pensando il governo" - afferma Gordana Stojanovska Icevska, corrispondente dell'Osservatroio sui Balcani - "sembra essere quella in merito a come distogliere l'attenzione pubblica dai gravi problemi economici che caratterizzano il Paese. Un esempio il recente dibattito parlamentare sull'Università di Tetovo (università della comunità albanese macedone, ndr) che avrebbe dovuto 'coprire' la discussione della finanziaria".

Intanto in Montenegro una recente proposta di suddividere amministrativamente il Paese creando delle regioni su base etnica ha causato parecchie polemiche. "In molti sono contrari a risolvere la questione dello status degli albanesi in Montenegro con la formazione di tre regioni etniche nelle zone dove rappresentano la maggioranza della popolazione" afferma Tanja Boskovic, giornalista dell'Osservatorio sui Balcani "perplessità sono state espresse sia dalla maggioranza dei montenegrini ma anche dai rappresentanti dei partiti che rappresentano la comunità albanese". Secondo i promotori dell'iniziativa con la formazione di regioni si faciliterebbe il cammino verso l'Unione Europea e si rsolverebbe la questione 'albanese' in Montenegro garantendo a questi ultimi l'autonomia che da anni rivendicano. [DS]

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