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Italia: le adesioni delle associazioni allo sciopero generale
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Per oggi martedì 30 novembre Cgil-Cisl-Uil hanno proclamato uno sciopero generale di quattro ore su tutto il territorio nazionale contro la legge Finanziaria, la proposta di riforma fiscale, per il rilancio dell'economia e dell' occupazione, per contrastare la precarietà. Numerose le adesioni delle associazioni della società civile.
"Molti sono i punti di contatto tra le posizioni e le proposte della campagna Sbilanciamoci! e quella del sindacato: la critica ad una legge finanziaria antisociale e contro il mondo del lavoro e l'impegno di un modello di sviluppo diverso fondato sul welfare e l'equità, i diritti del lavoro e l'inclusione sociale" - sottolinea un comunicato della campagna Sbilanciamoci!. Aderendo allo sciopero Sbilanciamoci! ribadisce il suo impegno per un'altra finanziaria e nuove politiche economiche e finanziarie che rilancino uno sviluppo sostenibile e di qualità, la promozione dei diritti di cittadinanza e sociali, un'economia civile al servizio della pace e della cooperazione internazionale.
"Perseguendo con ostinazione la via della riduzione indiscriminata delle tasse - commentano le Acli - il governo si è mosso nella direzione sbagliata: iniqua, inefficace ai fini dello sviluppo e problematica da un punto di vista contabile". Le Acli sottolineano di "non essere contro l'abbassamento delle tasse", ma la necessità din una "riforma fiscale basata sul quoziente familiare, per realizzare quell'equità orizzontale che oggi è del tutto sconosciuta. Siamo qui di fronte ad una palese violazione di un principio costituzionale, in quanto le famiglie povere, numerose, monoreddito e monoparentali, pagano in proporzione molte più tasse degli altri nuclei familiari". Del resto - continuano le Acli - i poveri sono di fatto scomparsi da questa manovra finanziaria".
Il taglio di 600 milioni di euro al finanziamento del Fondo per le Politiche Sociali, la mancata definizione dei liveas, il mancato fondo per la non autosufficienza e le inadeguate misure per contrastare la povertà sono alle base dell'adesione del Forum del Terzo Settore allo sciopero generale del 30 novembre. Il Forum ha definito nei giorni scorsi la prima piattaforma congiunta con i tre sindacati proprio sulla manovra finanziaria. In particolare Terzo Settore e Sindacati richiamano l'attenzione su quattro punti di maggiore criticità. La mancata definizione dei livelli essenziali di assistenza sociale e il loro adeguato finanziamento; il taglio al Fondo per le politiche sociali che, già di per sé inadeguato, è passato da 1,884 a 1,276 milioni di euro; la mancanza di un fondo per la non autosufficienza; "ed infine - recita il documento - vi è un problema ineludibile che si è acuito nel tempo: quello delle famiglie povere per il quale non esiste un adeguato strumento di contrasto".
Oltre alle proposte di riforma fiscale, per il rilancio dell'economia, dell'occupazione e per contrastare la precarietà, il documento unitario dei sindacati sottolinea la necessità di "una vera lotta alla evasione nelle sue diverse forme" e "la riduzione delle spese militari". "Si reperiranno così, - sottolinea il documento - risorse da destinare alla selezione, qualificazione e sostegno allo sviluppo e per gli incentivi da destinare soprattutto in ricerca, formazione ed innovazione, alla copertura finanziaria per consentire una vera scelta per l'utilizzo del Tfr per i fondi pensione, al sostegno per le famiglie e per il finanziamento della cooperazione internazionale e dell'economia sociale".
Per generalizzare lo sciopero, in numerose scuole si stanno svolgendo diverse iniziative, assemblee e banchetti informativi per costruire la mobilitazione. Il Paese si ferma e accompagnerà lo sciopero generale con oltre 70 manifestazioni di piazza mentre alcune categorie si asterranno dal lavoro 8 ore. Università, ricerca, poste, farmacie, ristorazione collettiva e tutto il pubblico impiego, incroceranno le braccia tutta la giornata. [GB]