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Giornata contro lavoro minorile: 245 milioni i baby lavoratori
Formazione professionale
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Nella "Giornata mondiale contro il lavoro minorile", l'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) ha presentato i dati sui baby lavoratori durante una conferenza organizzata ieri a Roma su "L'impegno dell'Italia per sconfiggere il lavoro minorile". Sono circa 245,5 milioni i minori costretti a lavorare e la maggior parte, 186,3 milioni ha tra i 5 e i 14 anni, mentre 59,2 milioni ne ha tra i 15 e i 17. Tra i minori lavoratori, circa 170,5 milioni sono impiegati in attività pericolose. E sono 8,4 milioni i minori prigionieri della schiavitù, della servitù per debiti, della prostituzione, della pornografia e di altre attività illecite. Un milione e 200mila le vittime della tratta di esseri umani, anche a scopo di traffico di organi.
Il fenomeno del lavoro minorile interessa in larga parte i Paesi del Sud del mondo, ma ben 2,5 milioni di baby lavoratori si trovano nei Paesi industrializzati. E ogni anno, 22.000 di loro restano coinvolti in incidenti sul lavoro. La maggior parte dei minori che lavora non gode di nessuna protezione. Il 70% e' impiegato nelle attività agricole, l'8% nelle imprese manifatturiere, stessa percentuale anche per commercio, ristorazione e settore alberghiero, il 7%, infine, lavora nei servizi sociali e alle persone, come ad esempio i lavori domestici.
''Secondo i dati sono 140mila i minori che in Italia sono impegnati occasionalmente o regolarmente in attività lavorativa, di cui 31mila e 500 a rischio sfruttamento'' - ha affermato il ministro del Welfare Roberto Maroni in un messaggio inviato alla Conferenza. Un dato fortemente criticato nelle scorse settimane dalla Cgil che ha presentato i risultati di una ricerca curata di Ires-Cgil secondo i quali sarebbero circa 400 mila minorenni sfruttati nei luoghi di lavoro del nostro Paese. Di questi il 17,5% (circa 70 mila bambini) lavora oltre 4 ore al giorno in modo continuativo, ma per 40 mila di loro il tempo sottratto allo studio e al gioco va anche oltre le otto ore quotidiane con una "paga" che oscilla tra i 200 e i 500 euro.
L'associazione "Mani Tese" che ha recentemente organizzato a Firenze il I° Congresso internazionale contro lo sfruttamento del lavoro minorile ricorda in occasione della Giornata mondiale che da dieci anni è presente in diversi Paesi del mondo con i propri progetti per contrastare questa piaga. Attiva in India, Bangladesh, Guatemala, Brasile, Bolivia, Ecuador, Messico, Burkina Faso e Benin, l'associazione ha sottratto al lavoro 11.945 minori favorendo il loro ritorno a scuola. Si tratta di programi nei quali sono coinvolti non solo i ragazzi, ma le loro famiglie e interi villaggi, perché "la lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile passa necessariamente attraverso la sensibilizzazione di tutto l'ambiente che li circonda e nel quale vivono e lottano contro la povertà" - nota Mani Tese.
Il 12 giugno segna la Terza edizione della "Giornata mondiale contro il lavoro minorile". L'ILO ha istituito questa giornata nel 2002 per dare maggiore visibilità al problema e mettere in luce le iniziative mondiali per eliminare il lavoro minorile, in particolare nelle sue forme peggiori. [GB]