Colombia: un posto pericoloso per i sindacalisti

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L'ultimo rapporto di Amnesty International sulla Colombia la definisce un "laboratorio di guerra" ed infatti è proprio in Colombia che il binomio guerra/neoliberismo sta sperimentando la sua fase più avanzata e preoccupante, con l'alleanza economico-militare tra governo Bush e governo Uribe. Lo sfruttamento delle risorse umane e naturali trova il suo presupposto nell'annientamento della società civile e dell'opposizione sociale, ottenuto con il Plan Colombia e la Legge di Sicurezza Nazionale, che comportano la militarizzazione del territorio, il coinvolgimento dei civili nel conflitto e la conseguente diffusa violazione dei diritti umani, politici e sociali, denunciata anche dall'ONU e dal Parlamento Europeo.

Il 20 aprile 2004 Gabriel Remolina, cognato del Presidente della sezione Barrancabermeja del SINALTRAINAL e la sua compagna Fanny Robles, sono stati uccisi da miliziani non identificati. E' stato documentato che i miliziani hanno fatto irruzione in casa di Gabriel Remolina a Bucaramanga, provincia di Santander, e hanno aperto il fuoco all'impazzata. Tre dei suoi bambini sono stati feriti nell'attacco e uno di loro, Robinson Remolina, è morto poco dopo in ospedale.

Gabriel Remolina lavorava per la Coca-Cola e gli omicidi hanno fatto seguito alle numerose minacce di morte, uccisioni e attentati alla vita dei lavoratori del Sinaltrainal perpetrati negli ultimi anni da parte dei paramilitari con la copertura dell'esercito .

Il 22 agosto 2003 vi fu un attentato alla vita di Juan Carlos Galvis, vice presidente della sezione Barrancabermeja del SINALTRAINAL, e dirigente della sezione Barrancabermeja del CUT. L'attacco avvenne durante la conduzione delle trattative sindacali tra la dirigenza del locale impianto di imbottigliamento di Barrancabermeja e il sindacato.

L'impianto fu rilevato dalla FEMSA- Messico (NdT - al 40% di proprietà della Coca-Cola Company di Atlanta), quando l'azienda comprò la Panamco, il maggior imbottigliatore della Coca-Cola Colombia il 24 Dicembre 2002. L'attentato alla vita di Juan Carlos Galvis e le successive minacce di morte arrivarono nel momento in cui l'azienda stava informando i lavoratori del fatto che sarebbero stati messi in mobilità.

I membri del SINALTRAINAL che lavoravano per la Coca-Cola iniziarono uno sciopero della fame a livello nazionale il 15 Marzo 2004, come manifestazione di protesta nell'ambito delle trattative sindacali con l'azienda. I dirigenti sindacaliaffermarono successivamente di aver ricevuto minacce di morte. Lo sciopero della fame fu portato avanti fino al 27 Marzo, quando il sindacato raggiunse un accordo con l'azienda.

Oltre il 70% delle uccisioni e delle minacce contro i sindacalisti si verificano nel corso di trattative sindacali. I sindacalisti presi particolarmente di mira sono: dirigenti delle confederazioni sindacali, quelli coinvolti direttamente nelle trattative e quelli di enti pubblici impegnati in campagne anti-privatizzazioni, inclusi quelli della sanità e della scuola, ed anche sindacalisti di settori strategici per l'economia della Colombia, come quello dell'industria petrolifera.

Più di 80 sindacalisti risultano uccisi o scomparsi solo nel 2003. La stragrande maggioranza degli abusi contro i loro diritti umani sono stati attribuiti alle forze di sicurezza e agli alleati paramilitari, anche se pure le forze della guerriglia sono state ritenute responsabili di molti abusi. Sebbene il numero totale di sindacalisti uccisi è minore rispetto a quello del 2002, Amnesty International ha osservato che il Governo Colombiano ha fallito nell'assicurare un sostanziale miglioramento della situazione di sicurezza dei sindacalisti.
Nell'ultimo decennio , le cifre sulle violazioni dei diritti umani contro i sindacalisti sono oscillate, di anno in anno, tra alti e bassi. Comunque non ci sono segni che la situazione della sicurezza sia migliorata: nel 2003 le minacce di morte sono quasi raddoppiate e l'impunità nei casi di violazione dei diritti umani è praticamente garantita. La soglia di attenzione alla sicurezza dei sindacalisti si è innalzata, non solo a causa dell'ultima uccisone di Gabriel Remolina e dei membri della sua famiglia, ma anche per il continuo fallimento nel portare di fronte alla giustizia coloro che uccidono e minacciano i sindacalisti.

Amnesty International è certa che l'unico modo per migliorare le attuali condizioni di sicurezza sia quello di assicurare la piena implementazione delle risoluzioni ONU sui diritti umani e assicurare che la Conferenza Internazionale sul Lavoro prevista per giugno 2004 deliberi un monitoraggio ravvicinato della crisi sui diritti umani riguardante i sindacalisti colombiani.

Per ulteriori informazioni:
International Labour Conference
Central Unitaria de Trabajadores de Colombia
SINALTRAINAL

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