Wwf: chiusa Cop9, il protocollo di Kyoto va avanti

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Il WWF da' un giudizio complessivamente positivo sulla COP9 che si dovrebbe concludere oggi a Milano. Il Summit ha portato dei risultati concreti sulle trattative, riuscendo a evitare i molti pericoli e ostacoli sul percorso. Non e' riuscita la manovra degli Stati Uniti, giunti a Milano con una foltissima delegazione, di minare il percorso del Protocollo di Kyoto, che invece continua e viene rafforzato. Vengono anche rafforzati il multilateralismo e le Nazioni Unite, con un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni di politica internazionale.

In questa conferenza e' stato confermato che gli Stati Uniti continuano a essere il maggior inquinatore del mondo e non hanno intenzione di porre rimedio a tale poco invidiabile primate, dato che invece di ridurre le emissioni di anidride carbonica puntano su tecnologie opinabili e comunque molto futuribili (sequestro di carbonio, idrogeno 'sporco' derivato dal carbone, ecc.). Complessivamente gli USA, a causa della crescita dei consumi spinta anche dalla ripresa economica, hanno aumentato le emissioni del 17% rispetto ai valori del 1990.

IL MONDO VA AVANTI SU KYOTO:
In questo Summit il mondo ha dunque deciso di andare avanti sul Protocollo di Kyoto: in due settimane di lavori i 120 paesi firmatari del Protocollo di Kyoto hanno mantenuto la propria posizione intorno alla validita' di questo strumento completando alcuni meccanismi tecnici per la sua applicazione. Non c' e' piu' molto altro da discutere, ora bisogna passare all'azione. Anche la preannunciata attesa da parte della Russia delle elezioni presidenziali della prossima primavera per una decisione definitiva sembra un ostacolo sempre piu' debole e strumentale dal momento che le recenti elezioni della Duma hanno rafforzato politicamente proprio il Presidente Putin, mettendolo al riparo dal rischio di non rielezione.

COSA DEVONO FARE I PAESI FIRMATARI
In questo senso e' importante che i paesi firmatari, ed in prima linea l'Unione europea spingano affinche' la Russia firmi al piu' presto.
Il WWF chiede che i paesi mettano da subito in atto gli interventi necessari a ridurre le loro emissioni ed in tal senso accolgono con favore l'impegno annunciato proprio a Milano da parte della Germania, delle Filippine e del Regno Unito, di mantenere la temperatura globale al di sotto della soglia dei 2 gradi di aumento, considerato dagli scienziati un ‘punto di non ritorno' in grado di portare il pianeta a conseguenze disastrose.

COSA SI ASPETTA IL WWF DALL'ITALIA
Auspichiamo che l'Italia giochi un ruolo positivo nella chiusura delle trattative sull'ultimo punto ancora aperto, quello del fondo speciale sul clima. Il WWF ritiene francamente improponibile che Paesi come l'Arabia saudita pretendano di avere sovvenzioni sia per l'adattamento ai mutamenti climatici che per la riconversione dal petrolio, togliendo cosi' risorse ai paesi che ne hanno davvero bisogno. Il WWF si augura che l'Italia dimostri la propria fiducia nel protocollo di Kyoto coi fatti, cominciando a ridurre le emissioni in casa propria e invertendo la tendenza attuale, che ha visto le emissioni inquinanti aumentare del 7,3% rispetto al 1990.
E' necessario per questo che si dia maggiore concretezza attuativa sia in termini tecnici che finanziari agli impegni annunciati sull' efficienza energetica (che da sola il WWF considera capace di ridurre le emissioni del 25%) e per lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia (che potrebbero facilmente coprire il 30% dei consumi nazionali entro il 2010). In tal senso e' necessaria maggiore coerenza tra i vari ministeri, in particolare quello delle attivita' produttive e delle infrastrutture per l‘ attuazione di politiche coerenti con quanto dichiarato al Ministro dell'Ambiente.
Occorre anche dimensionare con chiarezza in termini economici e tecnici gli accordi di cooperazione per l' esportazione di tecnologie pulite con i quali il nostro Governo punta a coprire una parte molto elevata dei nostri impegni su Kyoto. Vanno chiariti anche i termini della cooperazione scientifica con gli Stati Uniti per quanto riguarda l' idrogeno che potrebbe essere pate della soluzione solo se prodotto dall' acqua utilizando le fonti rinnovabili e non dal carbone o dal petrolio come vorrebbero gli Stati Uniti.

IL PROTOCOLLO DI KYOTO IN CASA NOSTRA
Anche nei comportamenti quotidiani di ciascun cittadino sta il segreto della riduzione delle emissioni, visto che le emissioni nascono dai 20 kg. di CO2 che ogni italiano produce senza accorgersene con i suoi normali gesti quotidiani.
Se ogni italiano nell'ambiente in cui trascorre piu' ore di lavoro sostituisse, ad esempio, una lampadina convenzionale con una a basso consumo si potrebbero evitare ben 3 milioni di tonnellate all'anno di CO2. Il WWF, attraverso il progetto Banca del Clima (www.bancadelclima.it) , lanciato insieme a Cittadinanzattiva, si propone proprio di informare e orientare i cittadini nelle scelte quotidiane sui trasporti e su come utilizzare l'energia in casa invtando i cittadini a costruirsi e ad attuare dei "piani fatti in casa" di riduzione delle emissioni facendo proprio cio' che i governi sono ancora restii a fare.

CHIUSA LA PARTITA FORESTE:
Alla COP9 si e' chiusa innanzitutto la ‘ partita' delle regole sulla gestione dei progetti che riguardano i cosiddetti ‘sinks', ovvero, l'uso delle foreste per l'assorbimento del carbonio dall' atmosfera. E'stato riconosciuto il fatto che i progetti sui sinks potranno avere un impatto significativo sull'ambiente e sulle realta' socio-economiche dei paesi nei quali verranno sviluppati. Per il WWF ora sara' importante monitorare attentamente le modalita' con le quali questi progetti verranno messi in atto visto che non sono stati adeguatamente considerati problemi come il possible uso di piantagioni commerciali su larga-scala, l‘uso di specie contenenti OGM o non autoctone e infestanti.

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