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Progetto “KM0”, 90 giovani coinvolti nell’economia solidale
Formazione alla cooperazione
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Foto: Falacosagiustatrento.org
Si concluderà lunedì 13 dicembre, con un corso di “public speaking” condotto dall’esperto Andrea Ciresa, il progetto “KM0: Giovani volontari per fare la cosa giusta”, promosso da Fa’ la cosa giusta! Trento e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal Servizio politiche sociali della Provincia di Trento e dall’ufficio Svolta. Il corso ha avuto delle ricadute molto importanti sul territorio trentino: vi hanno partecipato, tra febbraio e dicembre, 78 giovani, mentre 90 giovani sono stati coinvolti in attività di volontariato, per un totale di 1800 ore di “servizio” nel mondo dell’economia solidale, del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.
Il progetto “KM0: Giovani volontari per fare la cosa giusta” è giunto alla conclusione. Giovedì 16 dicembre, alle 18, ci sarà una restituzione su Zoom per tracciare un resoconto del progetto assieme ad alcuni dei 78 ragazzi e ragazze che hanno preso parte alla formazione e che si sono messi in gioco come volontari.
Il progetto, che si è svolto in due fasi, tra febbraio e aprile e tra settembre e ottobre, aveva l’obiettivo di rafforzare le reti di volontariato e cittadinanza attiva che operano nel campo dell’economia solidale. E sono 90 i giovani volontari che, dopo aver partecipato alle formazioni di “KM0: Giovani volontari per fare la cosa giusta”, sono stati inseriti nella rete di volontariato, per un totale di 1800 ore di volontariato svolte sul territorio trentino. I ragazzi e le ragazze si sono impegnati nel volontariato anche in occasione della Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento 2021, che si è tenuta tra il 22 e il 24 ottobre a Trento Expo.
Oltre ad attivare una rete di volontariato giovanile, il progetto “KM0: Giovani volontari per fare la cosa giusta” aveva come obiettivi sostenere le economie locali attente all’ambiente, incentivare il consumo consapevole e responsabile, e favorire l’acquisizione di competenze digitali di base per la promozione di stili di vita sostenibili. Per trasmettere queste consapevolezze e competenze, sono stati coinvolti 28 relatori esperti non solo di consumo critico e stili di vita sostenibili, ma anche di comunicazione, fotografia e giornalismo, per un totale di cinque moduli di formazione offerti a ragazzi e ragazze.
“KM0: Giovani volontari per fare la cosa giusta” è un’iniziativa finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal Servizio politiche sociali della Provincia di Trento e dall’ufficio Svolta (CSV Trentino, Fondazione per il Volontariato Sociale e Fondazione Caritro). I partner organizzatori del progetto sono Trentino Arcobaleno, Fa’ la cosa giusta! Trento, Con.Tatto, Appm Onlus, L’Ortazzo, Trento Consumo Consapevole. Sono stati coinvolti il Consorzio Associazioni con il Mozambico, Associazione Mazingira, Centro per la Cooperazione Internazionale, Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Docenti Senza Frontiere e Vita Trentina.
Dalle formazioni di “KM0: Giovani volontari per fare la cosa giusta” sono nate anche alcune esperienze interessanti. Il percorso che ha coinvolto la Valsugana, per esempio, ha visto la creazione di un breve video-documentario per sensibilizzare le persone al valore del cibo e delle risorse locali. Un gruppo di otto giovani, guidati dall’esperta Margherita Duca e dall’educatore Claudio Valenti di associazione Con.Tatto, hanno imparato i rudimenti del videomaking, per poi concentrarsi sul racconto di una realtà internazionale presente anche sul nostro territorio: “Too Good To Go”, un’applicazione che permette l’incontro tra domanda e offerta di cibo. In particolare, attraverso quest’applicazione il consumatore può acquistare a un prezzo minore il cibo rimasto invenduto in negozio, che altrimenti verrebbe gettato nell’immondizia. In Valsugana, a differenza che a Trento, “Too Good To Go” non è ancora molto conosciuta: l’attività di videomaking, quindi, ha permesso anche di diffondere la conoscenza di questo strumento tra gli esercenti della valle. Sono state anche individuate alcune aziende “virtuose” del territorio, che sono state intervistate: Emiliano Grisenti e Andrea Sartori per il Panificio Grisenti e l’azienda agricola Biosaor.
A seguito della formazione “KM0: Giovani volontari per fare la cosa giusta” è nata anche la campagna di sensibilizzazione sulle tre dimensioni della sostenibilità “Vivila in 3D”, portata avanti da un gruppo di 13 giovani in servizio civile universale provinciale (Scup) che, attraverso articoli, video e “call to action”, hanno acceso i riflettori su tre macro-temi: la lettura delle etichette, il riuso e la produzione sostenibile.
I partecipanti al progetto sono stati coinvolti anche nella produzione di contenuti per il sito di Fa’ la cosa giusta! Trento e per i canali social (Facebook e Instagram); nelle “ManifestAzioni” che hanno anticipato la Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento a Calceranica al Lago, Brentonico, Bosentino, Cles, Rovereto e Ravina; alla Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento di ottobre; nel servizio a domicilio per la consegna di beni alimentari e di prima necessità agli anziani; e nell’elaborazione del gioco da tavolo “Robin – Gioca con le associazioni di Trento”.