Vis a "30 Ore per la Vita" per i giovani del Burundi

Stampa

Il Vis beneficerà della raccolta fondi della maratona televisiva di "30 Ore per la Vita" che andrà a finanziare il Progetto Futuro Aperto nella "Cité des Jeunes" dei Salesiani di Bujumbura capitale del Burundi. Il progetto prevede la costruzione di strutture di accoglienza per 80 ragazzi che vivono in strada e gli spazi per la mensa per oltre 500 pasti giornalieri per i bambini poveri.La distribuzione dei pasti, oltre a costituire un importante incentivo per la frequenza scolastica, risulta indispensabile per evitare le difficoltà di apprendimento tra i minori causate dalla denutrizione e dalle conseguenti cattive situazioni di salute.

Il Burundi è il terzo paese più povero del mondo e il più densamente popolato dell'Africa, la maggioranza dei suoi 6,5 milioni di abitanti vive con un reddito pro capite di 170 dollari annui ed ha una speranza di vita media di 46 anni. Il tasso di scolarizzazione è del 52% per i ragazzi e del 20% per le ragazze, circa il 65% della popolazione è analfabeta. Il Paese è stato devastato negli ultimi dieci anni da un conflitto etnico ed economico tra gli Hutu e i Tutsi, che ha provocato la morte di oltre 300 mila morti e la fuga nei paesi limitrofi di un milione di profughi.

Il VIS opera nella Cité des Jeunes insieme ai Salesiani di Don Bosco ed è impegnato in un'azione complessiva di promozione umana che permette ai giovani, che frequentano la Cité, un reale inserimento sociale ed occupazionale. Il progetto, si pone l'obiettivo di dar vita ad un processo educativo e formativo ampio ed articolato, in grado di rispondere organicamente ai diversi bisogni socio-educativi dei ragazzi e, nello stesso tempo, ponendo le basi per la stabilità e la pacificazione del Paese.

Nella Cité, sono in costruzione diversi laboratori per la formazione professionale ed edifici per le attività sociali, sono stati istituiti dei corsi di formazione professionale nei settori dell'informatica; segretariato d'azienda; carpenteria metallica - saldatura; idraulica; falegnameria; cucito e confezioni e muratura. Sono corsi integrati dall'insegnamento di materie di cultura generale, come francese e inglese; matematica e geometria di base e contabilità; disegno tecnico. Per ogni singola specializzazione è previsto il perfezionamento tecnico per gli insegnanti che permette un accurato aggiornamento ed una approfondita conoscenza delle tecniche di lavoro, delle opportunità di sviluppo dei loro rispettivi settori e delle metodologie didattiche.

Ultime su questo tema

È arrivata una nuova “Generazione Cooperazione” - II parte

21 Giugno 2023
È entrato nel vivo il progetto “Generazione Cooperazione: Mettiamola in agenda!”, promosso da FOCSIV. (Alessandro Graziadei)

È arrivata una nuova “Generazione Cooperazione” - I parte

13 Giugno 2023
È entrato nel vivo il progetto “Generazione Cooperazione: Mettiamola in agenda!”, promosso da FOCSIV. (Alessandro Graziadei)

Progetto “KM0”, 90 giovani coinvolti nell’economia solidale

05 Dicembre 2021
Si concluderà lunedì 13 dicembre, con un corso di “public speaking” condotto dall’esperto Andrea Ciresa, il progetto “KM0: Giovani volontari per fare la cosa giusta”, promosso da Fa’ la cosa giusta...

Insieme per fare informazione. In nome di un mondo migliore

15 Aprile 2021
Da oggi Raffaele Crocco è il nuovo direttore di Unimondo. Resta anche direttore responsabile dell’Atlante. Due progetti che si affiancano con l’idea di diventare un migliore strumento di informazione.

Staffan. Il cooperante

28 Novembre 2019
Cooperazione vuol dire diplomazia, risoluzione dei conflitti, multilateralismo. Capire le ragioni degli altri: l’esempio di Staffan De Mistura. (Fabio Pipinato)

Video

Cesvi: la cooperazione internazionale come relazione