Ong: la Finanziaria ripristini i 260 milioni del Fondo Aids-Malaria

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Un appello per chiedere lo stanziamento dei fondi 260 milioni di euro promessi al 'Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria'. A lanciare l'iniziativa sono Raffaele K. Salinari (Terre des hommes International), Laura Ciacci (WWF Italia), don Luigi Ciotti (Libera-Associazione contro le mafie), Nicoletta Dentico (Osservatorio italiano sulla salute globale), p. Alex Zanotelli (missionario comboniano), Vittorio Agnoletto (già presidente della Lila) e molti altri. L'appello si somma alla denuncia fatta nei giorni scorsi anche l'Associazione delle Ong italiane sul mancato stanziamento da parte delle Finanziaria di questi fondi.

"La legge Finanziaria non ha stanziato i fondi promessi al 'Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria' (GFATM). Una mancanza grave che rappresenta un preoccupante arretramento rispetto agli impegni che il Governo aveva preso in sede internazionale in materia di lotta a queste pandemie" - scrivono i promotori dell'appello che denunciano come "mancano 20 milioni di euro per pagare la quota del 2005 e 260 milioni promessi per il biennio 2006-2007". "Nonostante gli impegni politici a reperire questi fondi, presi sia dalla Commissione Esteri del Senato che dalla Commissione Bilancio, questi stanziamenti non sono stati recepiti nel maxi-emendamento" .

L'Italia si posiziona al sesto posto per i contributi versati al GFATM, con trasferimenti che per gli anni 2001-2005 si attestano sui 433 milioni di dollari; al quarto posto nella classifica degli impegni da parte dei Paesi donatori, ma al primo tra i Paesi debitori verso il fondo, seguita solo dagli Stati Uniti. Ma - notano i promotori "Se il pagamento del debito pregresso e il contributo italiano 2006-2007 al GFATM venisse effettuato utilizzando il bilancio generale della cooperazione allo sviluppo, verrebbero assorbiti tutti i maggiori fondi stanziati per queste attività per il 2007. Questa assenza di stanziamenti delinea dunque un senso di irresponsabilità gravissimo riguardo alle condizioni materiali di milioni di persone che potrebbero percorrere la strada della cura e della prevenzione da patologie che mettono in pericolo la sopravvivenza stessa di interi continenti come l'Africa".

"Una situazione che riteniamo inammissibile, in particolar modo per un Governo che intenda dare un segnale forte anche rispetto ad una mutata politica di solidarietà internazionale. Il ripristino del Fondo speciale rappresenta quindi non solo un segnale di rispetto per quanto concerne gli impegni internazionali, ma un vero e proprio spartiacque per qualificare una politica estera realmente innovativa e sensibile ai temi di queste forme di Diritto internazionale".
"Chiediamo quindi, come già fatto lo scorso ottobre dall'Osservatorio italiano sull'Azione Globale contro l'Aids, che il Governo e il Parlamento stabiliscano al più presto un dispositivo per assicurare l'allocazione dei fondi dovuti e dichiariamo la nostra ferma volontà a seguire questa battaglia di civiltà con tutte le forme di mobilitazione possibile sino al suo esito positivo".

Tra i primi firmatari dell'appello vi sono: Vittorio Agnoletto (europarlamentare, già presidente della Lila - Lega italiana per la lotta contro l'Aids), Laura Ciacci (resp. coop. internazionale WWF Italia), don Luigi Ciotti (presidente di Libera - Associazione contro le mafie), Sergio D'Angelo (presidente Drom), Nicoletta Dentico (membro dell'Osservatorio italiano sulla salute globale), Maurizio Gubbiotti (coordinatore segreteria nazionale di Legambiente), Chiara Lesmo (presidente di Lila Cedius onlus), Andrea Morniroli (cooperativa Dedalus), Raffaele K. Salinari (presidente di Terre des hommes International), Giacomo Smarrazzo (presidente legacoopsociali Campania), Gianni Tognoni (direttore Consorzio Mario Negri Sud), Stefano Vella (direttore del Dipartimento del Farmaco dell'ISS e membro della Commissione nazionale Aids), padre Alex Zanotelli (missionario comboniano). [GB]

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