Italia: immigrati, protagonisti di sviluppo

Stampa

Sono 1.334.889 gli stranieri residenti in Italia: la maggior parte vive al Nord, è giovane e proviene da un Paese europeo. Lo rende noto l'Istat che ha diffuso ieri i dati definitivi del censimento 2001. Quasi 1 milione di individui in più rispetto al censimento del 1991 (erano 356.159), cioè 2,3 cittadini stranieri ogni 100 persone residenti (contro 0,6 del 1991). Il 35,1% degli stranieri risiede nel Nord-Ovest: in particolare nelle province di Milano, Torino e Brescia sono il 53,5% dell'intera ripartizione. Nel Nord-Est risiede il 26,7% e le percentuali più elevate di stranieri residenti si osservano in Veneto e in Emilia Romagna (rispettivamente, il 42,9% e il 37,9% della ripartizione). Il 25,0% dei cittadini stranieri risiede nell'Italia Centrale. La quota di stranieri residenti nella provincia di Roma risulta rilevante, pari al 38,8% della ripartizione. Nelle regioni del Mezzogiorno, invece, la percentuale degli stranieri residenti è meno elevata delle altre ripartizioni (13,2%) e si rileva mediamente meno di uno straniero ogni 100 persone residenti. Nelle province di Napoli, Bari e Palermo si registrano presenze significative di stranieri residenti: nel complesso, il 27,4% della ripartizione.

La componente femminile ha assunto un'importanza crescente nell'ambito dei flussi migratori che interessano l'Italia. Le donne straniere sono 674.195 e costituiscono circa i due terzi dei cittadini peruviani (62,7%) e dei cittadini tedeschi (64,7%) residenti in Italia, il 61,1% dei residenti provenienti dalle Filippine, quasi la metà degli stranieri di origine cinese (48,5%), il 15,5% dei residenti di cittadinanza senegalese. In cima alla graduatoria delle prime dieci comunità straniere a maggiore presenza di donne troviamo, nell'ordine, Albania e Marocco con più di 70mila persone, seguiti da Romania, Filippine, Jugoslavia, Cina, Germania, Polonia, Francia e Perù. L'età media delle donne straniere è di poco superiore ai 30 anni, un quinto è costituito da minorenni mentre il 78,0% è in età lavorativa (15-64 anni). Le donne in età riproduttiva (15-49 anni) sono il 69,3% del totale. La percentuale più alta di minorenni si rileva tra le donne africane (30,8%), la più bassa tra le donne americane (11,2%). Le donne straniere sono nubili nel 51,7% e coniugate nel 40,6% dei casi.

Ma di fatto in Italia In Italia risiedono oggi circa 2.5 milioni di cittadini immigrati, pari al 4,3% della popolazione. Persone il cui ruolo per la crescita socio-economica italiana e dei loro paesi d'origine è sempre più evidente. L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), con il sostegno della Cooperazione Italiana presenta oggi a Roma il progetto pilota MIDA-Italia per promuovere le attività dei migranti provenienti dall'Africa sub-Sahariana. La sua strategia innovativa contempla l'identificazione di percorsi di sviluppo auto-sostenibile e di canalizzazione di risorse umane e finanziarie, l'avvio e il sostegno a progetti di Piccola e Media Impresa (PMI) nelle aree di origine e l'attiva collaborazione tra le realtà territoriali di provenienza e quelle di destinazione (cooperazione decentrata).

La conferenza alla Farnesina costituisce l'occasione per presentare e discutere alcuni risultati raggiunti, tra cui:
à l'avvio in Ghana di 5 imprese nel settore agro-industriale, selezionate dalla banca dati MIDA creata dall'OIM di Roma e contenente oltre 100 proposte progettuali ricevute da immigrati dell'Africa sub-Sahariana.
à lo sviluppo di un progetto di Cooperazione Decentrata con il Comune di Modena basato sulla promozione di processi di sviluppo locale sostenibile favorendo la collaborazione tra la diaspora ghanese e le comunità di origine.
Tra gli obiettivi l'avvio di imprese in Ghana e la creazione di un fondo a sostegno dell'imprenditoria locale, parzialmente costituito dai risparmi della diaspora ghanese.
à Il lancio in Etiopia del sito-web www.ethiopiandiaspora.info che fornisce informazioni sulle opportunità di lavoro in Etiopia, sulle possibilità di investimento e su incentivi per lo sviluppo di alcuni settori imprenditoriali prioritari, e che invita gli etiopi nel mondo a segnalare le loro qualifiche e il loro interesse a contribuire allo sviluppo del loro paese con le loro risorse
à Le conclusioni delle ricerche condotte dal Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI) sui servizi offerti agli immigrati dal sistema bancario italiano (tra cui la gestione delle rimesse) e sulle esigenze finanziarie degli stessi migranti; le esperienze ed i progetti di Cooperazione decentrata nati dalla collaborazione tra gli enti locali italiani e le comunità di origine degli immigrati in Italia. [GB]

Ultime su questo tema

È arrivata una nuova “Generazione Cooperazione” - II parte

21 Giugno 2023
È entrato nel vivo il progetto “Generazione Cooperazione: Mettiamola in agenda!”, promosso da FOCSIV. (Alessandro Graziadei)

È arrivata una nuova “Generazione Cooperazione” - I parte

13 Giugno 2023
È entrato nel vivo il progetto “Generazione Cooperazione: Mettiamola in agenda!”, promosso da FOCSIV. (Alessandro Graziadei)

Progetto “KM0”, 90 giovani coinvolti nell’economia solidale

05 Dicembre 2021
Si concluderà lunedì 13 dicembre, con un corso di “public speaking” condotto dall’esperto Andrea Ciresa, il progetto “KM0: Giovani volontari per fare la cosa giusta”, promosso da Fa’ la cosa giusta...

Insieme per fare informazione. In nome di un mondo migliore

15 Aprile 2021
Da oggi Raffaele Crocco è il nuovo direttore di Unimondo. Resta anche direttore responsabile dell’Atlante. Due progetti che si affiancano con l’idea di diventare un migliore strumento di informazione.

Staffan. Il cooperante

28 Novembre 2019
Cooperazione vuol dire diplomazia, risoluzione dei conflitti, multilateralismo. Capire le ragioni degli altri: l’esempio di Staffan De Mistura. (Fabio Pipinato)

Video

Cesvi: la cooperazione internazionale come relazione