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Il Ministero degli Esteri preoccupa le ONG
Formazione alla cooperazione
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Dopo le dimissioni del ministro degli esteri Renato Ruggero, molte sono le preoccupazioni nazionali e internazionali sulla futura politica estera italiana. Il CIPSI (Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale), attraverso il Presidente Rosario Lembo, "esprime preoccupazione per l'assenza di una politica estera italiana di pace e di distensione, e si dichiara contrario al programma di Berlusconi che intende trasformare la politica estera in commercio estero, piuttosto che rispettare gli impegni di cooperazione internazionale". Il dibattito sugli eventi della Farnesina trova eco anche nelle parole di Raffaele K Salinari, Presidente di Terre Des Hommes International che sostiene come la successione di Ruggero sia un'occasione importante per riaprire il dibattito a tutto tondo sulle scelte di politica estera del nostro paese. Salinari ricorda poi come l'ex ministro degli esteri "destinasse quasi tutti i, pochi, fondi per gli aiuti allo sviluppo verso le agenzie internazionali perché l'Italia non ha una Direzione Generale di Cooperazione che funziona, a causa appunto della mancata riforma." Anche molta stampa straniera ha manifestato apprensioni per la politica estera italiana. Jean Quatremer scrive su Libération "la condotta irresponsabile dei ministri del governo italiano non è più solo "politica interna" ma indebolisce un edificio comune, quello di una moneta ormai condivisa con più di 300 milioni di europei".
Pubblicato il: 10.01.2002
" Fonte: » CIPSI, Italieni, Carta;