Finanziaria: aiuti, aspre critiche della Farnesina su Vita

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Sul numero oggi in edicola, Vita pubblica un documento riservato del Ministero degli Esteri che dimostra il malcontento della Farnesina sui tagli alla cooperazione internazionale della Finanziaria. Dopo aver appurato l'autenticità del testo, Vita ha deciso di pubblicare il documento e di fornire online alcune anticipazioni.

"La drastica riduzione delle risorse destinate alla Cooperazione allo sviluppo contenuta nella bozza di legge finanziaria 2006 porrà - se confermata - la politica estera italiana in materia di cooperazione letteralmente in ginocchio, con conseguenze assolutamente negative sia per l'operatività del 2006 sia, più in generale, per la credibilità del nostro Paese, che proprio nel 2006 dovrà rendere conto alla comunità internazionale degli impegni solennemente assunti in materia di Aps-Aiuto pubblico allo sviluppo (i cui riflessi abbracciano campi ben più vasti della semplice Cooperazione che vanno dalla riforma del Consiglio di Sicurezza alle posizioni apicali nelle organizzazioni internazionali, dalla partecipazione attiva alla ricostruzione di Paesi politicamente sensibili, come Afghanistan e Iraq)" - riporta il settimanale. "In ogni riunione internazionale (non solo su temi di Cooperazione), in ogni Foro, in ogni Vertice l'Italia diverrà il Paese "non credibile" e l'impatto dell'Italia in politica estera sarà - nostro malgrado - decisamente ridimensionato" - nota ancora il documento riservato.

Intanto, alle critiche dell'Associazione delle Ong italiane e a quelle della Campagna "Sbilanciamoci!", si aggiungono quelle di ActionAid International che denuncia "grande preoccupazione" per i tagli previsti dalla prossima legge di bilancio alla cooperazione internazionale. "Così come il ministro Tremonti promette aggiustamenti alla legge di bilancio per venire incontro alle esigenze degli operatori dello spettacolo ci aspettiamo un segnale di attenzione forte anche e soprattutto nei confronti del mondo della cooperazione allo sviluppo". Così Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid International denuncia grande preoccupazione per i tagli previsti dalla prossima legge di bilancio alla cooperazione internazionale.

"I dati ufficiali della legge finanziaria dimostrano ancora una volta che non esiste una strategia di crescita sostenibile per l'aiuto pubblico allo sviluppo: non possiamo fermare le nostre attività per protestare contro questa legge finanziaria e non possiamo far scendere in piazza le persone che in tutto il mondo soffrono la fame e la malattia per manifestare contro la scarsa sensibilità del Governo italiano a questi temi, - afferma il segretario Generale di ActionAid International - ma è necessario che tutte le forze politiche e soprattutto il Presidente del Consiglio, si assumano personalmente la responsabilità per questi tagli, eseguiti in dispregio di tutti gli accordi presi dall'Italia in ogni sede internazionale".

In sede internazionale, il Governo italiano si è impegnato a proseguire nella strada dell'aumento dell'Aiuto Pubblico allo Sviluppo, con l'obiettivo di raggiungere lo 0,33% del Pil nel 2006. Per il 2006 la legge Finanziaria prevede invece un taglio di 152 mln di euro, pari ad una riduzione dello 0,01% Aps/Pil, che va ad aggiungersi ad altri tagli già apportati nel corso dell'anno."Nel complesso - spiega Marco De Ponte - gli interventi passerebbero da 572 a 461 milioni di euro". Il quadro generale delle riduzioni avvenute nel corso dell'anno, inoltre, è poco trasparente. Su un unico dato - denuncia ancora ActionAid International - la Finanziaria è chiara: i 152 mln di euro in meno graveranno soltanto sulle risorse destinate ai contributi alle organizzazioni internazionali.

Secondo le analisi della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri, c'è il pericolo di un'ulteriore diminuzione del rapporto Aps/Pil: qualora non venissero prese in considerazione le proposte di maggiori stanziamenti, i tecnici del Mae sottolineano che sono a rischio molti degli impegni presi a livello internazionale, alcuni dei quali sono stati confermati dal Governo Italiano anche in sede G8. Tra le attività che rischiano di subire i danni maggiori da questi tagli, per la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, è di nuovo a rischio il contributo per il Fondo Globale di 130 milioni di euro per il 2006 promesso a settembre, oltre al Fondo Speciale Fao per la sicurezza alimentare e il finanziamento del piano G8 per l'Africa. [GB]

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