Terra Futura: per città solidali, aziende e banche responsabili

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Firenze, Follonica (GR), Genazzano (Roma), Settimo Torinese, Anzola dell'Emilia: sono questi i comuni italiani che questa settimana hanno ricevuto il riconoscimento di "città equosolidale" per il loro impegno a favore dei produttori del Sud del mondo e per la sensibilizzazione che stanno portando ai cittadini sui temi dello sviluppo e delle disuguaglianze Nord-Sud.
I cinque enti locali si aggiungono così ai Comuni di Appignano del Tronto (AP), Concorezzo (MI), Foligno (PG), Mezzago (MI), Modena, Padova, Pozzallo (RG), Roma e alle Province di Cremona, Ferrara e Milano che hanno aderito alla campagna Città equosolidali, promossa da Fairtrade TransFair Italia (consorzio di certificazione dei prodotti equosolidali), Coordinamento nazionale Agende 21 locali (che raccoglie e mette in rete l'esperienza di impegno per gli acquisti sostenibili degli enti locali), dal Coordinamento nazionale Enti locali per la pace e da Agices (Assemblea generale italiana del Commercio Equo e Solidale, l'organismo più rappresentativo delle organizzazioni attive in questo settore).

Una campagna nata nel 2005 per coinvolgere gli Enti Locali italiani (Comuni, Province, Regioni) perché contribuiscano ad una diffusione sempre maggiore dell' esperienza del Commercio Equo e Solidale. E mentre sale a sedici la quota degli enti locali che hanno deciso di inserire i prodotti equosolidali nelle gare d'appalto per la fornitura di generi alimentari per le mense e la ristorazione e hanno intrapreso importanti azioni di sensibilizzazione dei cittadini, si è svolto oggi, sabato 19 maggio a Terra Futura, mostra internazionale delle buone pratiche di sostenibilità (presso Fortezza Da Basso fino al 20 maggio) il convegno "Territori sostenibili: le città equosolidali in Europa e in Italia" che ha offerto una panoramica significativa sulle esperienze che, analogamente all'Italia, si stanno svolgendo in altre parti del mondo.

Iniziative che si intrecciano a quelle di Green public procurement, che segna l'impegno degli enti pubblici a favore dell'ambiente attraverso gli "acquisti verdi", come ha spiegato Eriuccio Nora, direttore di Agende 21 locali italiane, e che hanno portato, in breve tempo al raggiungimento di quota 600 città equosolidali nel mondo. A fare da apripista l'Inghilterra nel 2000, quando Fairtrade Foundation (marchio di certificazione dei prodotti equosolidali nel Regno Unito) si è inventato di dare visibilità all'impegno delle municipalità che rispettino quattro criteri fondamentali: approvare una mozione di indirizzo che impegni l'ente pubblico su questo fronte; acquistare prodotti equosolidali; realizzare iniziative di sensibilizzazione; coinvolgere l'opinione pubblica e i media.

A maggio dello stesso anno è Garstang in Lancashire, la prima città equosolidale nel mondo. Da lì, come ha spiegato Alessandra Cappellari, coordinatrice della Campagna italiana, l'esperienza si è allargata alla Francia che attualmente conta 165 città, all'Irlanda (quota 35), al Belgio (308), a Svezia e Norvegia (8) e agli Stati Uniti che hanno proclamato la prima città equosolidale nel luglio dello scorso anno. L'Italia in poco più di un anno di attività, con il concorso di tutti gli attori del commercio equo del nostro paese (la campagna conta anche sull'adesione delle centrali di importazione Ctm Altromercato, Commercio Alternativo e sull'appoggio dell'Associazione Botteghe del Mondo italiane) ha diffuso materiali e ha partecipato a numerose iniziative che indicano quanto questi temi siano sentiti dagli enti pubblici.

Tra i temi forti di Terra Futura anche quest'anno la responsabilità sociale d'impresa. Con un'attenzione particolare alla tutela dei diritti: tracciabilità e trasparenza del rispetto dei diritti, nell'intera filiera, dalla materia prima al prodotto finito, devono diventare un elemento fondamentale della RSI. almeno negli standard primi. All'argomento in questa giornata di apertura è stato dedicato un convegno, promosso da Regione Toscana/Fabrica Ethica, in collaborazione della Campagna "Meno Beneficenza Più Diritti". Obiettivo della campagna è far si che le attività, dirette e indirette, delle multinazionali nei paesi del Sud del mondo avvengano nel pieno rispetto dei diritti fondamentali della persona e della comunità circostante garantendo il rispetto e la protezione dell'ambiente.

E domani mattina, domenica, sempre nell'ambito di Terra Futura ci sarà il dibattito su "Dalle 'banche armate' alla tutela dei Diritti umani: la finanza italiana alla sfida della sostenibilità" promosso dalla Fondazione Culturale Responsabilità Etica con CRBM. La forma scelta è quella di un momento di confronto aperto, senza relatori predefiniti, per un dialogo su queste tematiche. [GB]

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