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Roma: concluso il comitato Fao su Alimentazione
Educazione allo sviluppo
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Si è svolta dal 12 al 16 maggio a Roma la ventinovesima sessione del Comitato sulla sicurezza alimentare della Fao (Food and Agricolture Organization of the United Nations).
Per combattere efficacemente la malnutrizione i relatori provenienti da diversi paesi hanno evidenziato come sia "controproducente" una massiva distribuzione di generi alimentari in un determinato luogo, se essa non è adeguatamente coordinata e funzionale alle necessità contingenti.
Negli ultimi anni la Fao ha promosso varie iniziative con l'intento di ridurre della metà, entro il 2015, il numero delle persone a rischio a causa della malnutrizione, tra esse The Anti Hunger Programme (Il programma contro la fame), e l' International Alliance Against Hunger
(L'Alleanza internazionale contro la fame). Il primo programma prevede una grande mobilitazione delle risorse, allo scopo di favorire lo sviluppo agricolo e rurale, nonché "nuove opportunità" per i poveri, innalzando il loro tenore di vita. Il secondo programma, legato al primo, muove dalla consapevolezza che se si vuole raggiungere l'obiettivo di ridurre della metà la fascia di coloro che soffrono la fame, urge un 'alleanza di respiro internazionale a trecentosessanta gradi.
Dall'inizio del 2003 sono comunque 38 i paesi nel mondo in grave emergenza alimentare: ben 25 in Africa, 6 in Asia, 5 in America Latina e 2 in Europa.
Nel Corno d'Africa si segnala che la produzione del grano, negli ultimi mesi dell'anno scorso, si è ridotta del 25 per cento. In Sudan la produzione dei cereali è diminuita, nello stesso arco di tempo, del 30 per cento.
Durante i lavori è stata ribadita l'esigenza di adeguate politiche economiche per arginare la povertà nelle varie regioni del mondo come pure i conflitti, la corruzione, l'ignoranza, il degrado dell'ambiente, nonché l'inadeguatezza dei sistemi educativi inviluppano i Paesi in un circolo vizioso fatto di fame e miseria.