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Italia: una donna presidente dell'Afe nell'anno del microcredito
Educazione allo sviluppo
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L'Associazione Finanza Etica (Afe) comunica che è Irene Ghizzoni (nella foto assieme al confermato vicepresidente Gianluca Viaggi) la nuova presidente dell'Associazione. Carpigiana, laureata in Economia, scout già rappresentante in Consiglio Direttivo dell'Agesci, Irene Ghizzoni era già amministratrice dell'Afe per la quale ha curato le due edizioni del Manuale del Risparmiatore Etico e Solidale. Eletta all'unanimità dal nuovo consiglio, segue ad una presidenza tra le più significative - quella di Alessandro Messina - e si assume l'onere di ricompattare le fila dell'associazione in vista delle nuove ed emergenti sfide che attendono la finanza etica nel 2005: "Etica e gestione quotidiana del denaro - ha detto di fronte al consiglio - possono uscire dal reciproco antagonismo solo se l'etica non viene semplicemente accostata alla finanza, ma la contamina nelle sue scelte. Il 2005, Anno dell'Onu per il microcredito dovrà servire a questo: raccogliere chi aderisce alla sfida lanciata dalla finanza etica attorno ad un nuovo manifesto che rappresenti una valida risposta alternativa, creatrice di nuovi strumenti, nei confronti dell'attuale contesto socio-economico".
In occasione dell Anno internzionale del microcredito è stato costituito in Italia il "Comitato Nazionale" che intende evidenziare il ruolo che il microcredito e la microfinanza possono svolgere nel perseguire e raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Sarà compito del Comitato Nazionale dotarsi degli strumenti idonei a far sì che l'opinione pubblica sia costantemente informata sulle iniziative attivate in materia di microfinanza e definire le misure che il Governo italiano dovrà intraprendere per avvicinare le nostre istituzioni finanziarie alle cause e alle esigenze della povertà, in modo che la microfinanza possa diventare parte integrante del sistema finanziario italiano.
Il Comitato Nazionale intende inoltre promuovere e favorire partenariati strategici tra il governo italiano, gli organismi delle Nazioni Unite, il settore pubblico e quello privato, la società civile e le Ong, sostenendo e promuovendo le attività delle istituzioni di microcredito esistenti al fine di favorire un loro potenziamento strutturale nella valutazione del target di riferimento e dei servizi proposti.
Va ricordato che di tutto il credito erogato dal sistema bancario mondiale solo poco più del 5 per cento va alla popolazione povera del pianeta e che oggi in molti Paesi del Sud del mondo il microcredito rappresenta un'alternativa efficace proprio per la capacità, rispetto ad altri interventi di cooperazione allo sviluppo, di raggiungere direttamente le fasce più povere della popolazione. Progetti di microfinanza sono realizzati anche in Italia all'interno di piccole comunità di mutuo soccorso per sopperire alle necessità finanziarie delle fasce più deboli. Negli ultimi quattro anni in Italia sono stati erogati circa 550 mila euro in microfinanziamenti: prestiti di piccole somme che hanno interessato circa 330 beneficiari. Di questi, quasi 300 mila euro sono stati raccolti e prestati a Firenze a circa 130 persone "non bancabili", cioè prive delle garanzie sufficienti ad ottenere un prestito da una banca. [GB]