Giornata dei migranti: contro le discriminazioni ratificare il Trattato

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"La globalizzazione e la crescente disparità di condizioni di vita tra i diversi Stati contribuiscono ad aumentare l'importanza della cooperazione transfrontaliera riguardante i vari flussi migratori nel mondo": lo afferma il Segretario Generale dell'Onu, Ban Ki Moon, nel messaggio diramato oggi in occasione dell'ottava Giornata Internazionale dei Migranti.

Sono 200 milioni i migranti nel mondo con storie individuali ben diverse ma che "si trovano spesso a fare i conti con gli abusi e le discriminazioni che vanno dalla mancanza di meccanismi di protezione alla discriminazione da parte della legislazione nazionale. In casi estremi risultano vittime di attacchi razzisti o xenofobi" - ha aggiunto Ban Ki Moon invitando gli stati che non hanno ancora ratificato o aderito alla Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori emigranti e dei membri delle loro famiglie, finora ratificata solo da 37 paesi, "a farlo nel più breve tempo possibile come un modo per garantire la piena ed effettiva protezione dei diritti umani dei migranti".

"Oltre ad un'azione riguardante quest'importante trattato - ha concluso il Segretario Generale dell'Onu - dobbiamo modificare i pregiudizi dominanti nei confronti dei migranti e sensibilizzare l'opinione pubblica circa la loro importanza sotto il profilo economico, culturale e sociale sia per il paese di provenienza sia per quello di destinazione. In questa Giornata Internazionale dei Migranti, occorre sostituire la discriminazione con la comprensione, a beneficio non solo dei migranti, ma anche delle comunità e dei paesi di tutto il mondo".

Secondo l'Organizzazione mondiale per le Migrazioni (Oim o Iom), nel 2007 i lavoratori migranti originari da paesi in via di sviluppo hanno mandato ufficialmente in patria 166 miliardi di euro, più dell'aiuto internazionale ai paesi meno avanzati; senza contare l'acquisizione da parte dei migranti di competenze utili per lo sviluppo dei propri paesi e il contributo fornito nel paese di accoglienza. Tuttavia, sottolinea l'Oim, "molti lavoratori migranti sono costretti a subire difficoltà, abusi e discriminazioni".

La Giornata internazionale dei migranti si celebra dal 2000 proprio per riconoscere il contributo dei migranti allo sviluppo e al benessere di molti paesi del mondo, per porre fine a tutte le forme di abuso e violenza contro gli immigrati e le loro famiglie e promuovere il rispetto dei loro diritti umani fondamentali e, infine, per invitare i governi di tutto il mondo a ratificare la Convenzione Onu sui lavoratori migranti e richiamarli a una presa di responsabilità rispetto ai loro diritti.

Ma nessun paese europeo - tranne il Montenegro - o nord-americano ha, finora, firmato o ratificato il documento, mentre numerosi governi del Sud del mondo lo hanno fatto (Burkina Faso, Uganda, Cile, Colombia, Filippine, Sri Lanka, Siria, per citarne solo alcuni). "Dal punto di vista più specifico dell'Italia, è evidente che non si é sviluppato fino ad ora un dibattito in merito alla ratifica della Convenzione" - commenta Francesca Natalini su OnuItalia. "Questo prima poteva forse trovare un ostacolo nel fatto che non esisteva un quadro normativo compatibile con gli obblighi internazionali derivanti dalla suddetta Convenzione, non essendo stata ancora approvata la legge n. 40/1998, che ne ha recepito i contenuti in maniera ampia. Il quadro normativo italiano in materia di immigrazione è stato successivamente ampliato con l'adozione del Testo Unico sull'immigrazione, ovvero il noto Decreto legislativo n. 286 del 1998, che la recente legge Bossi-Fini ha modificato in maniera del tutto negativa".

"Oggi è anche la giornata del secondo clic day, che ci offre uno spaccato significativo" - commenta Melting Pot. "Una procedura burocratica assurda, che cerca di rinnovarsi e crea solo nuovi disastri dall'aspetto più avanzato tecnologicamente per nascondere una lotteria che mette a disposizione una manciata di posti per l'assegnazione di un pezzo di carta e qualche diritto. Il disastro, ampiamente annunciato, di sabato sancisce definitivamente il fallimento di una procedura che non garantisce il numero di ingressi necessari al mercato del lavoro, che ha lentezze burocratiche inaccetabili e un sistema di lotteria non degno di un paese civile, che si pregia di appartenere al 'primo mondo'" - denuncia l'associazione.

Numerosi in Italia gli appuntamenti per la Giornata. A Trento, l'Osservatorio sulla discriminazione degli immigrati nel lavoro Migra presenta i risultati di una ricerca, durata due anni e unica nel suo genere, che ha coraggiosamente affrontato il tema della discriminazione in ambito lavorativo in Trentino andando a "scavare" nei settori in cui gli stranieri trovano maggiormente occupazione, ossia quello dell'agricoltura, dell'edilizia e quello turistico-alberghiero. Nei due anni di attività di mandato l'Osservatorio MIGRA ha tra l'altro promosso sul tema del lavoro immigrato diverse conferenze e ha lanciato a Trento la Campagna di comunicazione contro la discriminazione. [GB]

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