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Commercio equo: Mandacarù, vendite record e nuovi consiglieri
Educazione allo sviluppo
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La cooperativa del commercio equo e solidale Mandacarù, ha rinnovato ieri ben cinque dei nove consiglieri d'amministrazione. A conclusione di mandato lascia la presidenza Fabio Pipinato per dedicarsi alle attività di Unimondo di cui è direttore da un anno. Sono stati eletti a pieni voti nuovi amministratori Martini Francesca, Girardi Giampiero (già direttore di Unimondo), Raoss Marco, Ballerini Marco, Festi Claudia.
Cambiano i vertici, ma viene confermata la strategia inaugurata da Pipinato "abitare a fondo il territorio e conoscere e far conoscere i molti produttori di CTM". L'ex Presidente della Cooperativa, a conclusione di mandato, ha espresso l'orgoglio della cooperativa nell'essere la seconda organizzazione di commercio equo "di base" a livello italiano: 13 botteghe, 500 volontarie e volontari attivamente impegnati, 12 dipendenti, 1,83 milioni di fatturato; la principale organizzazione italiana di finanza solidale per il commercio equo: 1.887 soci, 3,95 milioni di Euro di capitali conferiti dai soci (capitale sociale e risparmio); un importante attore di promozione culturale in provincia di Trento, avendo investito solo nel 2006 oltre 140mila euro per attività formative, informative, culturali; la principale finanziatrice di Ctm - altromercato, che rappresenta la maggiore rete italiana di comes - associando 126 organizzazioni che gestiscono 366 punti vendita - e la seconda per dimensione a livello internazionale.
Pipinanto ha inoltre segnalato all'Assemblea di stare in allerta riguardo agli equofurbi invitando ad un'educazione di discernimento tra il vero "commercio equo" ed il "commercio etico". Gli ha fatto eco dall'Assemblea Francesco Terreri di Microfinanza che ha esortato a porsi il problema di "come crescere" e quindi "come differenziarsi" anziché di "come ostacolare" la crescita delle multinazionali su settori che non li sono propri.
L'Assemblea ha convenuto che la strategia più incisiva è abitare a fondo il territorio e conoscere/far conoscere i molti produttori di CTM. La contraddizione del commercio equo è stata rilevata dal socio-dipendente Luigi Calzà in quanto a Napoli la base Nato ha chiesto alla locale bottega i prodotti del commercio equo e solidale. La proposta ha incontrato imbarazzo da parte dello staff di bottega mentre CTM, a parere dell'intervenuto, non avrebbe scartato l'idea. Marino Cofler, già vicepresidente di Mandacarù, ha convalidato l'ipotesi di CTM: "Che male vi sarebbe entrare nella pancia dello squalo? Non è forse anche questa una strategia nonviolenta?"
Pipinato, a chiusura Assemblea ha sottolineato la forza della finanza solidale a sostegno del commercio equo che si differenzia non poco dalla "finanza etica" più centrata a sostenere la cooperazione sociale italiana che i partner dei sud del mondo. La Cooperativa ha chiuso il bilancio, come ormai da abitudine, in utile trovando il consenso dei molti convenuti. Sebbene l'utile d'esercizio sia calato dai 45 mila euro del 2005 ai 10 mila euro scarsi del 2006, la contrazione va attribuita al calo dei proventi finanziari e all'aumento del deficit nel rapporto tra ricavi sulle vendite e costi, che passa da un passivo di 19 mila euro nel 2005 ai quasi 50 mila di quest'anno. Sul fronte del fatturato le tredici botteghe trentine confermano invece la propria crescita (+87 mila euro): quest'anno le vendite hanno raggiunto la cifra record di 1,43 milioni di euro.
L'assemblea era stata introdotta da una microproduttrice del Panay Fair Trade Center, un'organizzazione filippina che acquista dai contadini locali le banane ad un prezzo equo, le consegna alle donne dei quartieri più degradati della città affinché le trasformino nelle chips che troviamo nelle botteghe del mondo assieme allo zucchero Mascobado proveniente dalla stessa isola. Il progetto comprende l'intera filiera produttiva e commerciale, dalla coltivazione fino alla consegna del prodotto al consumatore e offre una possibilità di guadagno a famiglie di contadini e a lavoratori stagionali. La microproduttrice ha ringraziato Mandacarù e CTM - altromercato non solo per la partnership economica ma anche per la finanza solidale a sostegno delle proprie produttrici per il 60% donne.