Brasile: riconoscimenti e critiche al progetto Fame Zero

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Il 30 gennaio 2003, il presidente Luis Ignacio Lula da Silva trasformava il Programma Fame Zero in un "progetto", affermando: Fame Zero non è solo dare agli impoveriti del mio paese un pesce, ma soprattutto "insegnare loro a pescare".

Se questo programma ha raccolto in patria, critiche crescenti, l'impegno della nuova amministrazione sul fronte della lotta alla povertà, riceve fuori dal Brasile riconoscimenti, e non solo formali. A sostegno del progetto, è nata in Italia l'Associazione italiana Sostenitori al programma Fame zero che opera come punto di riferimento per tutti gli enti locali, le organizzazioni, le chiese e i singoli cittadini che vogliono contribuire alla riuscita del progetto.

Il 27 agosto scorso anche Emergency ha avviato in collaborazione con il Governo brasiliano un intervento inserito nel programma "Fame Zero". L'Ong di Gino Strada costruirà un ospedale a Picos, nello stato del Piauì (nella regione del Nordest), una delle aree più povere del paese. "Siamo stati ricevuti dal presidente Lula e dal ministro Graziano con autentico spirito di amicizia e fratellanza, e ci sembra giusto dare una mano andando a impiantare un ospedale in una zona dove non c'è ospedale degno di tale nome, per una popolazione di 500.000 abitanti molti dei quali "vivono" con meno di un dollaro al giorno" - dice da Brasilia Gino Strada - Siamo convinti che la realizzazione del diritto alla salute sia parte integrante del programma di costruzione dei diritti umani".

Intanto su Alainet (Agenzia di Informazione Latinoamericana) si legge di come al momento per il Governo brasiliano tutto indichi che lo sviluppo del Paese avverrà attraverso le riforme neoliberiste imposte dai nuovi accordi con il Fondo Monetario Internazionale che prevedono un Merco Sul per l'intera America Latina, investimenti agricoli anche nel transgenico, la terziarizzazione dei servizi pubblici e l'ampliamento della partecipazione dei piu' ricchi al programma "Fame zero". Il peso che ha il debito estero brasiliano sull'intera economia del Paese dovrebbe secondo - Alainet - spingere le organizzazioni di "Fame Zero" a sostenere una campagna per la cancellazione del debito.

In varie località del Brasile, con lo slogan "Via le mani dal Brasile, è la nostra terra" hanno preso parte migliaia di persone alla nona edizione del "Grido degli esclusi", manifestazione organizzata dalle pastorali sociali della Conferenza episcopale brasiliana (Cnbb). La Misna riferisce che il tema della protesta di quest'anno era l'Alca (Area di libero commercio delle Americhe), il progetto economico fortemente voluto dal presidente statunitense George W. Bush, che, se andasse in porto, garantirebbe agli Usa il controllo di un territorio che va dall'Artico all'Antartico.

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