Bolivia: conclusi l'incontro dei popoli indigeni e carovana 'A Sud'

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Si è concluso ieri a La Paz l'incontro internazionale organizzato dal Caoi (Coordinamento indigeno di organizzazioni indigene) che ha visto la partecipazione delle organizzazioni indigene proveniente da tutti i paesi latinoamericani, per discutere di costituzioni e stato plurinazionali. L'associazione 'A Sud' ha assistito alle giornate di lavoro assieme ad altre organizzazioni sociali internazionali. L'incontro si è concluso con la formulazione della "Dichiarazione di La Paz" e segnalando tra l'altro l'importanza del "Vertice dei Popoli" che si terrà a Lima nel maggio prossimo, durante il quale i capi di stato europei incontreranno quelli latinoamericani per discutere dei trattati commerciali che l'Europa vuole imporre all'America Latina e che vengono contestati da tutti i movimenti sociali del continente.

Nella "Dichiarazione di La Paz" i Popoli Indigeni dell'Abya Yala (América) che hanno partecipato all'incontro internazionale dennciano che "in molti nella nostra terra e nei territori dell'Abya Yala, affrontano conflitti permanenti, causati dall'invasione territoriale, dalla persecuzione da parte dei giudici e della polizia e da una crescente criminalizzazione dei nostri diritti e dei nostri movimenti, come prodotto dell'imposizione della polizia a favore del saccheggio delle imprese multinazionali e con l'appoggio di molti falsi democrati". Ma affermano anche "che sono in atto cambiamenti politici strutturali, dalla resistenza alla costruzione del Potere dei Popoli Indigeni che esigono il cambiamento dei vecchi stati-nazione, ogni volta più privatizzati e denazionalizzati". "Si devono aprire nuovi spazi democratici e partecipativi di uguaglianza sociale per ottenere il "Buon Vivere" (Sumaq Kawsay/ Sumaq Qama㱀a), superando così lo sviluppo neoliberale" - sottolineano.

E chiedono all'Abya Yala e al mondo di "ratificare la nostra ferma decisione dei Popoli Indigeni di Integrare Abya Yala, per ricostrure i nostri Popoli. Lottando per la costruzione di Stati Plurinazionali e di Società Interculturali, con nuovi governi che riconoscano i nostri territori e diritti collettivi ed alimentino la politica pubblica, saperi e democrazie interculturali. Avendo come principio per le società l'Unità nella Diversità, e alla base della costruzione di società alternative le proposte dei Popoli Indigeni".

A conclusione della Carovana di A Sud in Bolivia, Giuseppe De Marzo sottolinea il momento di grande importanza per la trasformazione sociale di questo paese. "Un cambiamento che riguarda la difesa dei beni comuni, forme inedite di autogoverno e di democrazia partecipata, l'obiettivo di un nuovo contratto sociale costruito su diritti e partecipazione, e l'inedita possibilità del superamento, sul piano internazionale delle istituzioni finanziarie e commerciali che, in questi ultimi venti anni, sono state alla base dell'esclusione sociale, delle guerre, dell'impoverimento del pianeta".

Durante la Carovana si è dato inizio ad un progetto di cooperazione dal basso, sostenuto dal comune e dalla provincia di Roma, che rafforzerà la sovranità alimentare ed idrica di migliaia di famiglie. E a Cochabamba, la città della "guerra dell'acqua", nella comunità di Chilimarca, per la prima volta è stata realizzata una rete fognaria in totale autonomia di cui beneficeranno ottomila persone grazie ad un progetto "alternativo" portato avanti da A Sud e sostenuto dalla provincia di Venezia con l'istituzione di una tassa di un centesimo a metro cubo d'acqua consumato, che dimostra come sia possibile immaginare una cooperazione diversa in cui sia la comunità a decidere, a gestire ed essere proprietaria delle strutture.

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