Orizzonti: 2 anni di articoli di Unimondo per l'Adige

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Esce oggi in allegato al quotidiano trentino l'Adige, il libro "Orizzonti" che raccoglie 88 articoli corredati da schede didattiche (più di 200 pg.) apparsi per due anni nella pagina "Orizzonti del mondo" curata da Unimondo per il quotidiano del lunedì. L'iniziativa ha dato spazio alle voci della società civile italiana sui temi del commercio equo, finanza solidale, cancellazione del debito, deforestazione, immigrazione, diritto all'acqua, l'inarrestabile corsa agli armamenti che spesso mette in dubbio il nostro essere sapiens sapiens. Non è un caso che il libro esca proprio oggi - 31 marzo - giornata della pubblicazione della Relazione sull'export di armi italiane da parte di Prodi mentre gli obiettori alle spese militari s'incontrano a Rimini.

Il pianeta delle 1.000 ed una notte, infatti, dai 1.000 miliardi di dollari in spese militari e dall'un miliardo di persone che si augurano la buona notte senza cena. Cattivi? No. Affamati, come ha affermato recentemente l'attuale premio Nobel per la pace Mohammed Yunus, guru del microcredito, formidabile strumento di dignità. Un mondo con meno fame è un mondo più sicuro. Per tutti. Ma non è finita. Il libro ece oggi 31 marzo in tutte le edicole del Trentino in quanto da questa terra partirà l'appello "Dammi uno 07" ai governi dei paesi più ricchi perché sia rispettato l'impegno di dare lo 0,7% del Prodotto Interno Lordo in Aiuto Pubblico allo Sviluppo! Come promesso.

Insomma, argomenti né leggeri e né locali. "C'è una cosa - scrive nell'introduzione del libro il direttore dell'Adige Pierangelo Giovanetti - che colpisce nei giornali italiani e li differenzia da quelli degli altri Paesi: l'assoluta noncuranza verso quanto succede nel resto del mondo. Tonnellate di carta sono quotidianamente inzuppate d'inchiostro per ricamare sulle vicende familiari di Veronica Lario in Berlusconi, sui ricollocamenti al centro dell'Udeur di Mastella o sulle clamorose novità dell'ultima puntata televisiva dell'Isola dei Famosi. Non sono tanto le dichiarazioni di guerra di George W. Bush o le telenovelas attorno alla famiglia reale inglese a mancare sulla stampa nostrana. Quanto la conoscenza dei popoli, delle loro condizioni di vita, delle trasformazioni economiche o geopolitiche che ne determinano i conflitti o gli esodi. Poche righe distratte nelle pagine interne sono dedicate ai processi profondi che coinvolgono i Paesi dei cinque continenti, all'Africa alla deriva appena oltre il mare, al potenziale esplosivo tra serbi e albanesi alle porte di casa nostra, alle fabbriche della morte di Daka, al turismo sessuale, nuova piaga del Sud del mondo".

Le pagine di "Orizzonti del mondo" sono delle finestre che cercano di raccontare queste vicende spesso dimenticate. E cercano di farlo non con lo sguardo, a volte asettico a volte preoccupato, del giornalista professionista o dell'inviato speciale - bensì con la passione, i timori, la gioia e anche l'indignazione di chi vive in prima persona quelle vicende. O di chi ci vive in mezzo. "La forza di quelle pagine e di quegli approfondimenti - scrive ancora Giovanetti - che oggi vengono raccolti in un libro messo a disposizione dei lettori anche come strumento di studio e formazione, particolarmente per le scuole e per le associazioni, è quella di offrire informazione "dal basso", voci dei diretti interessati, finestre sulle realtà locali disponibili grazie a chi vive e opera in loco, tra quelle popolazioni, in mezzo alla gente. Si tratta spesso di organizzazioni non governative (ong) che forniscono notizie di prima mano, difficilmente veicolabili attraverso le tradizionali agenzie di stampa, le americane Associated Press e United Press International, la britannica Reuters e la francese France Presse, che da sole coprono l'80% del mercato mondiale dell'informazione".

Il tracciato del libro va al di là dei due anni della rubrica ed invita ancora ad approfondire, a non mollare, a continuare ad esercitare quella "cittadinanza attiva" che queste pagine hanno voluto stimolare. A cominciare dalle scuole che, lo sappiamo, fin dall'inizio hanno fruito di queste pagine per intraprendere ricerche andando alle fonti, alle voci di coloro che pur parlando in prima persona non sempre destano l'attenzione dei grandi media.

Ringraziamo la Regione Trentino Alto Adige che ha permesso la stampa di questo strumento che verrà inviato agli Istituti di scuola superiore che sono la colonna vertebrale del nostro convivere. "Nel panorama del giornalismo italiano sono pochi gli esempi di "pagine di Esteri" che non puntino a colpire, ma a far capire - conclude il direttore Giovanetti. L'esperimento dell'Adige con Unimondo è stato uno di questi. E proprio per questo vincente. A dimostrazione che, se fatta bene, l'informazione dal mondo interessa anche i nostri lettori. Anzi, proprio da loro è ricercata perché aiuta a capire meglio il mondo in cui viviamo. E forse anche ad essere più consapevoli. In una parola, più cittadini".

di Fabio Pipinato
(direttore di Unimondo)

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