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Msf: nuovo appello per ermergenza nutrizionale in Niger
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Medici Senza Frontiere (Msf) ha lanciato un appello per una rapida mobilitazione degli operatori umanitari in Niger: sono urgenti distribuzioni di cibo mirate nelle aree colpite da malnutrizione grave. Accertamenti sulla situazione nutrizionale nella regione di Zinder rivelano infatti un peggioramento della situazione, e nulla fa pensare che le condizioni allarmanti miglioreranno nei prossimi mesi.
Decine di migliaia di bambini in Niger necessitano tuttora di un'assistenza nutrizionale mirata, secondo quanto riferisce l'associazione internazionale umanitaria Medici Senza Frontiere. Un accertamento sulla condizione nutrizionale e sul tasso di mortalità, condotto dall-associazione umanitaria e dal centro di ricerca Epicentre nella regione di Zinder, lo scorso agosto, ha rilevato che un bambino su 5 soffre di malnutrizione grave. Lo studio ha rivelato inoltre una situazione sempre più critica per i bambini al di sotto dei 30 mesi, con circa un bambino malnutrito su tre e il 5.6% di bambini gravemente malnutriti. Solo la scorsa settimana, i team medici di Msf hanno ammesso nei centri terapeutici circa 1000 bambini malnutriti, solamente a Zinder.
Nei giorni scorsi Medici Senza Frontiere aveva denunciato la complice disattenzione dei Tg italiani che nell'estate vi hanno dedicato appena lo 0,1% delle notizie (cioè 19 minuti) mentre le notizie di gossip e sui Vip hanno conquistato ben 11 ore e 35 minuti. In Gran Bretagna la BBC inglese ha iniziato già da tempo a trasmettere immagini della catastrofe umanitaria, seguita immediatamente dall'americana CNN e dai principali network di tutto il mondo. Solo in Italia le televisioni hanno giudicato l'emergenza di scarso interesse.
Dall'inizio della crisi a gennaio 2005, il tasso di mortalità in quest'area per i bambini di età inferiore ai 5 anni è stato di 4.1 morti su 10mila persone al giorno: vale a dire più del doppio del tasso che indica la soglia di emergenza. L'accertamento ha rilevato anche che il tasso di mortalità è cresciuto tra aprile e agosto 2005 raggiungendo i 5.3 morti su 10mila persone al giorno in quest'ultimo periodo. Circa il 90% delle famiglie inoltre ha detto di non avere più riserve di cibo. [GB]