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Italia: Stati generali per la democrazia della comunicazione
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"Una proposta della società civile per la comunicazione e la cultura che riconosca il diritto dei cittadini alla tutela del pluralismo e della libertà di espressione". Questo è l'obiettivo degli Stati Generali della comunicazione e della cultura che si sono riuniti a Roma il 30 gennaio e a cui hannoo aderito un cartello di oltre 60 organizzazioni, associazioni e movimenti per il no alla legge Gasparri.
Obiettivo, avviare la costruzione di un progetto nel quale si realizzi anche una sorta di alleanza tra i produttori di contenuti e i fruitori, ovvero i cittadini. E che riguardi l'informazione, ma non solo: con grande attenzione a tutti i problemi del mondo della cultura. Con gli occhi puntati alla legge Gasparri, tanto per fare un esempio, ma anche alla nuova legge per il cinema. ''La legge per il cinema appena approvata dal consiglio dei ministri - ha commentato il regista Citto Maselli - è una autentica tragedia. Anche per questo oggi la cosa essenziale è proporci insieme alle forze politiche come organizzazione della cultura, con un progetto''.
Tantissimi gli invitati, ''perché siamo convinti - ha detto il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi - che l'interlocuzione debba essere a 360 gradi'': inviti formali sono stati inviati quindi ai rappresentanti delle istituzioni, a cominciare dai presidenti delle camere e ai ministri delle comunicazioni e della cultura, ma anche ai leader di tutti gli schieramenti politici, ai rappresentanti dei sindacati, delle associazioni, ai vertici Rai e di tutte le aziende più importanti del paese, ai presidenti della Authority. Di sicuro, comunque, protagonista della giornata sarà la società civile, i rappresentanti dei movimenti, delle associazioni, ma anche numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo.
Dall'assemblea è nato un appello sul rapporto tra informazione e democrazia in Italia promosso da Giulietto Chiesa, Luigi Ciotti, Gino Strada e Alex Zanotelli che denuncia la situazione grave che si è creata con l'accentramento in una sola persona del controllo del 95% delle televisioni italiane.
Nei giorni scorsi intanto Rai News 24 ha dedicato un'intera giornata al tema dell'informazione nell'era digitale. "Un mondo informato" inizierà alle 6 del mattino fino alle 18 del pomeriggio e tutti gli spazi di approfondimento e le rubriche del canale all news della Rai saranno dedicati ai cambiamenti nelle modalità di produzione, diffusione e consumo dell'informazione e delle notizie, determinati e resi possibili dalle nuove tecnologie digitali. [RB]