Serbia, nessun colpevole per l’omicidio Ćuruvija

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Immagine: Balcanicaucaso.org

La notizia è giunta alla fine di un venerdì di una giornata particolarmente intensa: poche ore prima, il presidente della Serbia Aleksandar Vučić aveva annunciato che, a causa della situazione in Kosovo, avrebbe richiesto una convocazione del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite. L’attenzione era quindi concentrata sulle vicende relative al Kosovo e su possibili nuove tensioni.

In questo contesto, è arrivata la notizia che il Tribunale d’Appello di Belgrado ha assolto tutti e quattro gli imputati accusati dell’omicidio di Slavko Ćuruvija.

Ćuruvija giornalista di grande caratura civica, fu ucciso nell’aprile del 1999 dopo aver criticato il regime di Slobodan Milošević e della moglie Mira Marković. A quel tempo, Vučić era il ministro dell’Informazione. I quatto imputati sono stati personaggi di grande spicco della Državna bezbednost (DB), l’agenzia di sicurezza del ministero degli Interni jugoslavo, erede della famigerata UDBA. Nello specifico, Radomir Marković allora ne era il capo, Milan Radonjić era a capo del dipartimento di Belgrado della stessa agenzia, Ratko Romić   e Miroslav Kurak, due operativi della DB.

Il processo nei confronti dei quattro era iniziato nel 2015, risultato degli sforzi della Commissione per indagare l’uccisione dei giornalisti in Serbia.  La commissione era stata creata nel 2013 dal governo serbo, in cui Vučić era allora vice primo ministro, ed era il risultato della persistente insistenza di Veran Matić, lo storico caporedattore di B92 ai tempi di Milošević, che vuole far chiarezza sugli omicidi di Ćuruvija, Dada Vujasinović e Milan Pantić. Ai tempi dell’inizio del processo, lo stesso Vučić aveva detto che si sarebbe dimesso  qualora non fossero stati trovati i responsabili...

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