Armi made in Italy: esplosione di vendite in Africa (+353%)

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Foto: Unsplash.com

L'industria bellica tricolore è in espansione globale: 6,45 miliardi di euro il valore delle autorizzazioni individuali all'export. 893 milioni arrivati dal continente africano. L'Indonesia primo cliente. La Nigeria il terzo. Sorprese Botswana e Ciad. L'Egitto torna a comprare (+600%) nonostante il caso Regeni. E cresce (+461,39%) negli acquisti anche la Tunisia dell'autocrate Saied, che va alla caccia dei migranti. Tre banche gestiscono il 68,7% delle transazioni.

Articolo di Gianni Ballarini

353%, 501%, 2401%. Non sono le percentuali dei dazi che Donald Trump vuole progressivamente applicare alla Cina. Ma i vertiginosi aumenti registrati nelle esportazioni italiane di armamenti verso l’Africa. In particolare verso l’Africa Subsahariana.

353% è l’aumento del valore delle autorizzazioni individuali dell’export della difesa italiano nel continente rispetto al 2023; 501,35% è l’incremento nell’immensa area a sud del Sahara (207,53% nel Nordafrica). La crescita rispetto al 2022 è stata del 2.401%.

Questi dati emergono dalla Relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento riferita al 2024. Fotografano una rapida evoluzione geopolitica con un significativo riposizionamento dell’industria italiana della difesa anche sui mercati africani.

Continua espansione

La fotografia che ne esce è di un’industria italiana della difesa che continua la sua espansione globale, con un mercato in costante crescita.

Il valore complessivo delle autorizzazioni per movimentazioni di materiali d’armamento in uscita è stato di 7,692 miliardi di euro con una crescita del 21,8% rispetto al 2023. 

Questo valore è composto da diverse tipologie di autorizzazioni, tra cui quelle individuali di esportazione che hanno rappresentato 6.451,324 milioni di euro (+35,34% rispetto al 2023 e un +76,80% rispetto al 2021). A questo dato si aggiunge il valore delle Licenze globali e Autorizzazioni generali di trasferimento, che ammonta a 1,24 miliardi di eurorispetto a 1,457 miliardi del 2023.

E i venti di guerra che gonfiano le vele dell’insicurezza mondiale saranno un ulteriore propulsore ai profitti delle industrie della difesa...

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