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Perugia-Assisi: vestiti di rosso per sostenere il popolo birmano
Riconciliazione
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Aderendo ad un appello del Governo birmano in esilio, la Tavola della pace invita tutti gli amici e i sostenitori a partecipare alla prossima Marcia per la pace Perugia-Assisi vestiti di rosso per sostenere la lotta del popolo birmano. "Invitiamo tutti i gruppi, le associazioni, i Comuni, le Province e le Regioni che hanno aderito alla Settimana della pace (1-7 ottobre) e stanno organizzando in tutta Italia centinaia di iniziative e manifestazioni per la pace a rilanciare in ogni occasione un forte appello contro la repressione in Birmania. Ogni evento della Settimana della pace (oltre cinquecento in programma) sia una manifestazione di solidarietà con la protesta nonviolenta dei monaci e del popolo birmano. Non lasciamoli soli in questi giorni difficili" - dichiarano Flavio Lotti e Grazia Bellini, coordinatori della Tavola della pace.
La 'maglietta ufficiale' della Marcia della Pace sarà proprio rossa con sul fronte la scritta "Tutti i diritti umani per tutti", slogan della Perugia-Assisi, e sul retro il logo "100%Pace". La t-shirt è un prodotto di alta qualità del commercio EquoSolidale, realizzata in Bangladesh, uno dei paesi più poveri del mondo, da artigiani e cooperative indipendenti con il sostegno di Aarong, consorzio che fornisce servizi a più di 30.000 lavoratori (85% donne) da anni inserito nel circuito equosolidale e importante fornitore di CTM-AltroMercato. Aarong è un'organizzazione umanitaria impegnata nella riduzione della povertà e il sostegno ai poveri e alle donne specialmente nelle aree rurali.
"Domenica 7 ottobre, diamo vita alla più grande e alla più lunga azione di solidarietà marciando insieme da Perugia ad Assisi per il popolo birmano e per tutti quei popoli che ancora oggi sono brutalmente oppressi come quelli palestinese, ceceno e tibetano. Per rendere ancora più visibile la nostra solidarietà invitiamo tutti a portare qualcosa di rosso" - affermano i promotori della marcia che rilanciano l'appello all'Italia, all'Europa e all'Onu perché sostengano la lotta nonviolenta di liberazione del popolo birmano. "Se il Consiglio di sicurezza dell'Onu è paralizzato, intervengano l'Assemblea Generale e il Segretario Generale. L'Italia e l'Unione Europea devono esercitare ogni forma di pressione politica sul regime birmano e sui paesi vicini" - affermano i promotori della Perugia-Assisi.
E Amnesty International ha chiesto oggi al Consiglio di sicurezza dell'Onu i imporre immediatamente un embargo totale e obbligatorio sulle armi a Myanmar. L'organizzazione per i diritti umani ha anche sollecitato i principali fornitori di armi a Myanmar, in particolare Cina e India ma anche Russia, Serbia, Ucraina e i paesi dell'Asean, a proibire il coinvolgimento di proprie agenzie, compagnie e singole persone nella fornitura, diretta o indiretta, di materiale militare e di munizioni. Nei giorni scorsi Amnesty aveva chiesto di fare luce sull'annunciato trasferimento dall'India a Myanmar dell'Advanced Light Helicopter, un elicottero militare che contiene componenti, tecnologia e munizioni provenienti da Stati membri dell'Ue e dagli Usa.
Domani martedì 2 ottobre, prima Giornata internazionale della nonviolenza proclamata dalle Nazioni Unite, alla vigilia della Marcia per la pace Perugia-Assisi in programma domenica prossima, rappresentanti della Tavola della pace saranno simultaneamente ricevuti da membri del governo e del parlamento. In programma gli incontri con il Presidente del Consiglio Romano Prodi, il Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, il Sottosegretario agli esteri Vittorio Craxi, la Viceministra agli Esteri Patrizia Sentinelli e molti altri responsabili delle istituzioni ai quali presenteranno il documento "Voglio di +" (in .doc) con numerose proposte sui temi dello sviluppo, della pace, della promozione dei diritti umani per il disarmo, l'ambiente e il clima. Nei giorni scorsi i coordinatori della Tavola della Pace avevano lamentato che i ministri degli Esteri e della Difesa non vogliono incontrare i rappresentanti della Tavola della Pace. [GB]