www.unimondo.org/Guide/Guerra-e-Pace/Riconciliazione/Giorno-del-Ricordo-Napolitano-invita-a-superare-l-oblio-e-la-rimozione-diplomatica-113605
Giorno del Ricordo: Napolitano invita a superare l'oblio e la 'rimozione diplomatica'
Riconciliazione
Stampa
In occasione della Giornata del Ricordo che si è celebrata stamane al Quirinale, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo discorso ha invitato a "rinnovare anche quest'anno l'impegno comune del ricordo, della vicinanza, della solidarietà, contro l'oblio e anche contro forme di rimozione diplomatica che hanno pesato nel passato e che hanno causato a tanti di voi profonde sofferenze".
"Siamo dunque - ha aggiunto Napolitano - più che mai con quanti vissero la tragedia della guerra, delle foibe, dell'esodo, siamo accanto a loro e ai loro famigliari, accanto alle famiglie delle vittime innocenti di orribili persecuzioni e massacri. Il nostro è un impegno di vicinanza anche per la soluzione dei problemi ancora aperti, e certamente all'attenzione del nostro Governo, nel rapporto con le nuove istituzioni e autorità slovene e croate".
Più avanti nel suo discorso il Presidente della Repubblica ha auspicato che la giornata sia acquisita "come patrimonio comune nelle nuove Slovenia e Croazia che con l'Italia si incontrano oggi nell'Unione Europea, in una Unione Europea che è per sua natura portatrice di rispetto delle diversità e di spirito della convivenza tra etnie, culture e lingue già fecondamente e lungamente convissute nel passato".
Oltreconfine, in Slovenia si guarda tuttora con un certo fastidio a questa ricorrenza e permangono polemiche ''a bassa intensità'' - segnala l'Osservatorio sui Balcani.
"La Giornata del Ricordo - scrive da Capodistria Stefano Lusa - è attesa in Slovenia con malcelato interesse. La cerimonia non aveva mancato di innescare polemiche negli scorsi anni. Nel 2007 il discorso del presidente italiano, Giorgio Napolitano, aveva toccato il cuore degli esuli, ma aveva mandato su tutte le furie Lubiana e Zagabria. L’allora presidente sloveno Janez Drnovšek si era limitato ad inviare una lettera personale al suo omologo italiano, mentre quello croato Stjepan Mesić aveva reagito rabbiosamente, innescando una violenta polemica tra Roma e Zagabria.
Lo scorso anno dal Colle è arrivato il messaggio che gli sloveni desideravano. Nel parlare del dramma dell’esodo, infatti, Napolitano non aveva mancato di puntare il dito anche sulla tragica pagina del fascismo al “confine orientale” e sulle sofferenze che quel regime inflisse agli sloveni. Nemmeno un accenno, però, fu fatto ai croati. Questi ultimi condivisero praticamente la stessa sorte degli sloveni durante il fascismo. Più di qualcuno così ha interpretato quella “dimenticanza” come l’ennesimo strascico della polemica con Mesić".
"Lubiana, comunque - prosegue Stefano Lusa - vede quella manifestazione come una vera e propria spina nel fianco. Gli sloveni per decenni hanno percepito se stessi esclusivamente come vittime del fascismo e della Seconda guerra mondiale. Oggi non sembrano proprio disposti ad accettare di poter essere stati in alcuni frangenti anche carnefici. Del resto gli sloveni, non senza qualche ragione, sono convinti di essersi sempre dovuti difendere dal nazionalismo degli altri e credono che il loro nazionalismo non sia stato mai “offensivo”, ma sempre di carattere difensivo. La storia ci insegna – anche prendendo ad esempio l’epopea dei cancellati – che non è proprio così".
In contrapposizione con la Giornata del ricordo, Lubiana ha immediatamente istituito la Giornata del ricongiungimento del Litorale alla madrepatria. Slovenia e Italia, così celebrano a modo loro il Trattato di pace. Gli italiani nel giorno in cui è entrato stato firmato, gli sloveni in quello in cui è entrato in vigore, cioè il 15 settembre.
L'Osservatorio sui Balcani dedica un dossier al tema delle "vittime delle foibe" e ha ha realizzato il Dvd 'AestOvest.Storia, memoria e attualità di un'area di confine'. Uno strumento didattico multimediale accessibile anche online per conoscere un confine europeo, la sua storia e il suo presente con l'ausilio di testi, audio, video, fotografie, carte, cronologia, bibliografia e sitografia. Il DVD AestOvest, strutturato in tre moduli, ripercorre la storia, attraversa i luoghi della memoria e riflette sull'attualità dello spazio di confine tra Italia, Slovenia e Croazia. [GB]