Finanziaria: reintegrare la cooperazione, digiuni contro spese militari

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Il Governo presenterà a breve alla Camera il maxi emendamento sulla Finanziaria che otterrà probabilmente la fiducia già nei prossimi giorni. L'Associazione ONG Italiane ha interloquito in queste settimane con diversi Parlamentari di maggioranza e opposizione chiedendo almeno il reintegro dei fondi destinati alla cooperazione internazionale per il 2005. Frutto di questi colloqui gli emendamenti che, presentati nel corso dei lavori alle commissioni, hanno ragionevolmente individuato la copertura finanziaria dei 152 milioni decurtati dalla finanziaria 2006 nelle risorse risparmiate dalle missioni militari. Le ONG temono però che, come accaduto per il Senato, anche nelle aule della Camera il dibattito sia estremamente contratto e si arrivi presto al voto di fiducia.

"A questo punto - dichiara Sergio Marelli, Presidente dell'Associazione ONG Italiane - non ci resta che appellarci al Governo, e ai Ministri dell'Economia e degli Esteri in particolare, perché la nostra richiesta venga recepita nel maxi-emendamento del Governo". "Un ultimo appello a questo Governo - prosegue Marelli - per evitare una situazione grottesca e vergognosa per la quale, in contraddizione con tutti gli altri Paesi europei, l'Italia prevede un ulteriore, drastico taglio sui fondi già irrisori destinati alla cooperazione internazionale per il 2005".

Intanto l'OSM/DPN (Coordinamento Obiezione alle Spese Militari per la Difesa Popolare Nonviolenta) sostiene anche quest'anno il "Digiuno a giorni alterni" per una Finanziaria di vita e di pace intrapreso il 29 novembre scorso dal padre dehoniano Angelo Cavagna, Presidente del GAVCI (Gruppo Autonomo di Volontariato Civile in Italia). "E' ormai assodato - nota padre Angelo - che la spesa militare preventivata resta nel complesso ancora elevata, come pure restano i forti tagli agli Enti Locali, alla Cooperazione Internazionale e ad un vero piano di sviluppo: non basta qualche beneficenza. Ragion per cui partiamo decisi nel chiedere una politica economica di pace: sostegno alla famiglia, aumenti agli Enti Locali".

Il Coordinamento nazionale del gruppo OSM/DPN, che digiunerà a staffetta, afferma che le scelte governative continuano ad ignorare il senso pacifico e nonviolento degli interventi all'estero e, invece di potenziare un Peace Keeping civile punta testardamente a potenziare un Peace Keeping militare e sistemi di intervento armati. Attraverso il digiuno il gruppo appoggia la proposta di arrivare alla riduzione del 20% le spese militari e spera che la testimonianza possa ancora incidere sulla discussione del testo in Parlamento fino alla fine di dicembre. Lo stesso sostiene anche la Campagna "Sbilanciamoci!" che, come ogni anno, ha presentato uno studio approfondito con proposta di modifica del testo di legge Finanziaria."Confido in una partecipazione ampia e decisa di tante persone e auspico una grande unione di forze morali e politiche di pace", conclude padre Angelo.

Alla richiesta del dehoniano hanno subito risposto a Foggia le obbiettrici e gli obiettori alle spese militari che, insieme ad alcuni rappresentanti della rete di pace, riunitasi il 30 novembre presso la parrocchia San Michele, lanciano un Appello per sostenere fortemente l'iniziativa considerandola un metodo nonviolento, efficace e incisivo, perchè vissuto con la forza di chi non vuole subire e cedere facilmente il proprio potere. [GB]

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