www.unimondo.org/Guide/Guerra-e-Pace/Riconciliazione/Come-la-crisi-del-Venezuela-cambia-gli-equilibri-delle-Americhe-256897
Come la crisi del Venezuela cambia gli equilibri delle Americhe?
Riconciliazione
Stampa

Foto: Unsplash.com
di Maurizio Sacchi
Il candidato presidenziale dell'opposizione venezuelana Edmundo Gonzalez è arrivato in Spagna dopo aver lasciato il suo Paese nel mezzo della crisi politica e diplomatica per le elezioni di luglio, con ogni probabilità vinte largamente da parte di Gonzalez,ma non riconosciute dal presidente uscente Maduro. Funzionari spagnoli, tra cui l'ex primo ministro socialista Jose Luis Rodriguez Zapatero, sono stati coinvolti in una settimana di negoziati con le autorità venezuelane per far sì che Gonzalez lasciasse il Paese. Centinaia di arresti da parte delle forze di Maduro e una repressione violenta contro i suoi oppositori stanno scatenanando un’ondata di condanne da parte internazionale. Con la possibilità che si ridisegnino in modo significativo gli equilibri politici e strategici delle Americhe.
Nemmeno il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, uno dei più storici alleati di Maduro, lo ha riconosciuto vincitore e ha dichiarato che le relazioni tra le due nazioni si sono “deteriorate a causa della situazione politica in Venezuela”. A questo si é aggiunto il caso dell'ambasciata argentina - dove sei dei più stretti collaboratori di Machado rifugiati da mesi - presa sotto il controllo del Brasile dopo che il suo personale è stato espulso dal Venezuela. Ora Maduro ha revocato al Brasile l'autorizzazione a gestire l’ambasciata di Buenos Aires, sostenendo che questa ospitasse terroristi che preparino attentati a Maduro e alla vicepresidente Delcy Rodríguez. Il 6 settembre decine di agenti di Maduro si sono appostati fuori dall'ambasciata a Caracas, minacciando di entrare, per poi allontanarsi due giorni dopo.
Il presidente colombiano Gustavo Petro, un altro alleato di di Maduro, ha cercato di mediare una soluzione insieme al Brasile. In una dichiarazione del 9 settembre, il ministero degli Esteri di Petro ha affermato di essere favorevole al dialogo in Venezuela e di voler sostenere un processo politico “circondato da piene garanzie”. In precedenza, Brasile e Colombia avevano tentato di trovare una via d’uscita pcifica, proponendo di rifare le elezioni. Oltre a suscitare la sdegnata risposta di Gonzalez, che afferma, con prove di aver vinto coi 2 terzi dei voti, anche Maduro ha fatto cadere nel vuoto la proposta...