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Arci: sull'uccisione di Frammartino, oggi rientro della salma
Riconciliazione
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L'Arci esprime profondo dolore e sgomento per la morte di Angelo Frammartino, giovane volontario ucciso giovedi scorso a Gerusalemme, dove stava partecipando ad uno dei campi estivi che Arci e Cgil organizzano annualmente in Israele e Palestina con l'obbiettivo di costruire un percorso di conoscenza, pace e lavoro comune fra i popoli. "La tragedia non fermerà l'attività di tante e tanti costruttori di pace" - afferma una nota di Paolo Beni, presidente nazionale dell'Arci.
"Non crediamo che questa immane tragedia umana possa essere interpretata in chiave politica, come un atto terroristico o una manifestazione di odio etnico. È comunque sicuramente il sintomo preoccupante del clima di malessere sociale, disagio e violenza che sta aggravandosi anche a Gerusalemme e che deve richiamare tutta la comunità internazionale alla propria responsabilità per cercare una giusta soluzione all'annosa vicenda israelo-palestinese" - continua la nota. "Siamo costernati, e il nostro pensiero in questo momento va anzitutto ad Angelo, che ha pagato con la vita il suo impegno generoso e appassionato per la pace e la nonviolenza. Ci stringiamo con affetto alla sua famiglia, ai genitori, alla sorella, ai suoi compagni nel dolore insopportabile per questa morte ingiusta. Al tempo stesso ribadiamo che questo orribile fatto non fermerà il lavoro di tanti e tante costruttori di pace come Angelo. Anche in suo nome proseguirà l'impegno dell'Arci nei progetti di solidarietà al fianco dei ragazzi e dei bambini vittime della guerra e della violenza" - conclude ol comunicato del presidente nazionale dell'Arci.
E Michelangelo Frammartino, il padre di Angelo ha commentato la tragedia che ha colpito la famiglia sottolineando di "non aver alcun rancore" nei confronti dell'assassino del figlio. "Non ho nessun motivo di rancore: è normale che in un popolo, quando è in grave difficoltà non ci sia razionalità. Mio figlio è vittima dell'ingiustizia del mondo, non di quel povero cristo che l'ha ucciso" - ha detto il padre di Angelo partecipando nel nel tardo pomeriggio di ieri, alla veglia in ricordo del figlio organizzata nella piazza antistante il duomo del paese dagli amici e i militanti del circolo di Rifondazione in cui il ragazzo militava. Il papà di Angelo è stato accolto con applausi, abbracci e commozione da parte di tutti. "Siamo dispiaciuti, affranti - ha continuato il genitore - ma rispettiamo la volontà di Angelo. Lui credeva nella pace ed è morto per un motivo bello. Dobbiamo essere uniti nella pace e rispettare i valori in cui il ragazzo credeva" - ha concluso il papà di Angelo.
Oggi pomeriggio il rientro della salma all'aeroporto militare di Ciampino: ad accoglierla, in rappresentanza delle istituzioni, ci sarà il presidente della Camera Fausto Bertinotti. Una presenza che assume un valore particolare, che va oltre quello del rito ufficiale: Angelo Frammartino era infatti un attivo militante di Rifondazione comunista e in passato aveva avuto più volte modo di incontrare personalmente l'ex segretario del partito. I funerali si terranno martedì 15 agosto a Monterotondo (Roma). [GB]