Amnesty: circle up a Firenze per i diritti umani in Cina

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Oggi, 12 luglio, alla vigilia dell'anniversario dell'assegnazione dei Giochi olimpici a Pechino, migliaia di sostenitori di Amnesty International insieme a 'Circle Up Now' daranno vita in oltre 20 località nel mondo a rappresentazioni visive della 'Dichiarazione universale dei diritti umani', allo scopo di richiamare le autorità cinesi alle loro promesse sui diritti umani.

"La Dichiarazione universale dei diritti umani e i valori olimpici ambiscono a un mondo in cui la dignità e i diritti fondamentali di tutti siano rispettati senza discriminazioni" - afferma Amnesty International. "Sette anni fa, le autorità cinesi promisero che le Olimpiadi avrebbero portato miglioramenti per i diritti umani della popolazione, invece la repressione degli attivisti e dei giornalisti è continuata proprio a causa delle Olimpiadi". "Ci mettiamo in cerchio in solidarietà con gli attivisti per i diritti umani che in Cina sono stati messi a tacere e fatti sparire con l'avvicinarsi dei Giochi. Chiediamo a migliaia di persone di unirsi a noi in tutto il mondo per ricordare alle autorità cinesi le loro promesse" - sottolinea 'Circle Up Now'.

Da Kathmandu a Tel-Aviv al Messico, migliaia di persone si riuniranno per formare immagini di parole come "Libertà", "Dignità" e "Giustizia", che rappresentano i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani. Ad Atene - dove avrà luogo l'evento centrale - i sostenitori di Amnesty International chiederanno alle autorità cinesi di agire affinché le Olimpiadi di Pechino lascino un'eredità positiva.

In Italia, Amnesty International promuoverà un evento a Firenze, in piazza della Repubblica. Dalle ore 18.30, oltre 50 attivisti dell'organizzazione inviteranno il pubblico a unirsi a loro per dare vita a una scritta umana della parola "Libertà" racchiusa in un cerchio, sempre formato da persone. La coreografia sarà fotografata dall'alto e unita alle immagini degli altri eventi simili organizzati nel mondo.

Nei giorni scorsi la Amnesty International ha diffuso una lettera aperta inviata dalla Segretaria generale al presidente della Repubblica Popolare Cinese, Hu Jintao, nella quale l'associazione riconosce gli sforzi compiuti dal governo cinese per affrontare alcune preoccupazioni di lunga data relative ai diritti umani e chiede di "intraprendere cinque passi verso lo sviluppo dei diritti umani": rilasciare tutti i prigionieri di coscienza e per reati di opionione; non arrestare attivisti per i diritti umani; pubblicare statistiche nazionali complete sull'applicazione della pena di morte e introdurre la moratoria sulle esecuzioni; consentire piena libertà di stampa ai giornalisti cinesi e stranieri; fornire informazioni su tutte le persone uccise o arrestate a seguito delle proteste di marzo in Tibet.

"Ritengo che un passo avanti su questi cinque punti permetterà ai Giochi olimpici di essere ricordati a lungo non solo per i successi in campo sportivo, ma anche per quelli nel campo dei diritti umani" - conclude la lettera della Segrataria generale di Amnesty. [GB]

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