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Ambiente: vele blu e bandiere nere
Riconciliazione
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Mari e coste italiani continuano ad essere violati da reati ambientali quali inquinamento e abusivismo edilizio. A segnalarlo è "Mare Monstrum 2003", rapporto di Legambiente sullo stato di salute dei litorali italiani (scaricabile in formato pdf all'indirizzo: www.legambiente.com). Silenzio invece da parte del Ministero della Salute che quest'anno, per la prima volta dal 1989, non ha pubblicato il Rapporto sulle Acque di Balneazione.
"Un silenzio tanto più assordante - sostiene Sebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente - se si considera che, solo tre mesi fa, è stato varato un complicato decreto, da poco convertito in legge, che consente di togliere il divieto di balneazione con più facilità rispetto al passato".
Grazie ai dati foniti dalle Regioni al Ministero dell'Ambiente, l'associazione ambientalista registra le sostanze che inquinano il nostro mare (cadmio, arsenico, piombo, mercurio...) compromettendo l'ecosistema marino e inserendosi nella catena alimentare.
In materia di abusivismo edilizio, Legambiente attesta che nel corso del 2002 sono aumentati del 50% i sequestri da parte delle procure di costruzioni e impianti abusivi. Con il 2002, infatti, l'Italia è tornata a sfondare il tetto delle 30.000 costruzioni abusive (+9% rispetto al 2001). Il primato della speculazione edilizia spetta alla Sicilia con il 33,7% del totale nazionale dei sequestri. La situazione interessa però tutta l'Italia: a Bari resiste il cosiddetto scheletro di Alimuri di Punta Perotti, mentre tra le nuove costruzioni Legambiente annovera due edifici a Falerno Scalo (Cz) e uno a Villa Tozzoli sull'isola della Gaiola (Na).
Anche quest'anno inoltre, Legambiente lancia la campagna di denunce simboliche grazie alla quale ogni cittadino può segnalare episodi di reato ambientale contrassegnandoli con la bandiera nera degli "ecopirati". In passato, l'iniziativa delle bandiere nere ha contribuito a sollecitare l'avvio di inchieste giudiziarie: è il caso del Teatro del mare di Sanremo, dell'ecomostro di Torre Miggiano a Santa Cesarea, in provincia di Lecce e della procedura d'infrazione da parte dell'UE nei confronti della regione Abruzzo per il porto turistico di Fossacesia.
Oltre al rapporto "Mare monstrum", Legambiente e il Touring Club Italiano hanno pubblicato la "Guida blu 2003", che assegna da una a cinque vele blu ai litorali più integri e accoglienti dal punto di vista ambientale e dei servizi. In testa, per il secondo anno consecutivo, il litorale di Otranto. Seguono le Cinque Terre liguri e Castiglion della Pescaia in Toscana, la foce del Temo in Sardegna e le Tremiti.
In Italia spicca inoltre il primo esempio di stabilimento balneare servito secondo criteri ecologici. Di recente apertura, il Bagno 85 Giulia a Riccione è interamente servito da energia fotovoltaica, predisposto al riciclo dell'acqua e percorribile a mezzo di biciclette elettriche .
Fonti: Legambiente, Greenplanet.