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Ambiente: rifiuti e cemento, frontiere dell'ecomafia
Riconciliazione
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Oltre 24 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non, sfuggono ai controlli transitando attraverso centri di stoccaggio e di pretrattamento, nuova frontiera per gli ecocriminali, artefici delle dilaganti truffe sul recupero e il riciclaggio dei rifiuti. Legambiente, che denuncia questo fenomeno nel Rapporto Ecomafia 2003, chiede al Ministero dell'Ambiente di farsi promotore di un'indagine a tappeto sugli ecotraffici e sostiene la rapida introduzione dei reati ambientali nel codice penale. L'organizzazione ambientalista sollecita anche l'immediato intervento della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, il cui presidente, Paolo Russa, ha annunciato in questi giorni un monitoraggio del territorio campano per valutare le
dimensioni del disastro ambientale legato all'inquinamento da rifiuti.
Inoltre il Rapporto di Legambiente evidenzia la crescita, nel 2002, dell'abusivismo edilizio. All'origine di questa riscossa del "mattone selvaggio", concentrato nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria), sarebbe l'annunciato, anche se finora scongiurato, terzo condono edilizio. In crescita anche il numero delle opere pubbliche messe al bando, con ampliamento del potenziale mercato dell'ecomafia. Legambiente lancia un forte segnale d'allarme per quanto riguarda il primo anello del ciclo illegale del cemento, quello delle attività estrattive, che ha portato alla diffusione di cave abusive, soprattutto in Calabria.
Le preoccupazioni sul ciclo del cemento non riguardano solo il Mezzogiorno d'Italia. E' significativo, ad esempio, il dato che colloca il Lazio al terzo posto tra le regioni italiane come numero di infrazioni accertate, subito dopo Campania e Calabria. E preoccupa la situazione dei cantieri dell'Alta velocità, tra la Toscana e l'Emilia Romagna. Nel Nord-est, in particolare in Veneto, sono stati ottenuti importanti risultati con le inchieste sui furti di sabbia sul Po, Adige e Brenta, anche in zone protette.
Giovedì 26 giugno è in programma a Frattaminore (Napoli), la Festa della Legalità organizzata da Legambiente e Libera. In questa occasione sarà presentato il secondo Dossier Ambiente e Legalità tra le province di Napoli e Caserta, uno strumento di conoscenza e approfondimento utile per l'azione delle forze dell'ordine, degli amministratori pubblici e degli operatori del volontariato attivi in Campania, regione che nel 2002 ha mantenuto il primato dell'illegalità ambientale.
Fonti: Legambiente, La Nuova Ecologia, Libera;