Norcia: marcia della Pace, i beni comuni sono un diritto

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Oltre mille persone hanno marciato per la pace attorno alle mura di Norcia per la 39⪀ Marcia per la Pace che si è conclusa con la Messa per la pace presieduta dal cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la Pace. In riferimento all'esecuzione di Saddam Hussein il cardinale ha dichiarato: "La pena di morte è un abuso. La vita umana va rispettata dal suo nascere fino al naturale tramonto. Ciascun uomo gode dei diritti civili e politici e nessuna istituzione internazionale o nazionale può modificare questo stato di fatto".

La grande Marcia è partita dalla piazza S. Benedetto dove, ai piedi della statua del santo patrono d'Europa, è stato posto il tripode con la fiaccola benedettina pro pace accesa nello scorso luglio in Georgia. E' stato l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana , ad accendere la prima torcia della fiaccolata. Alla manifestazione notturna, tra gli altri, erano presenti anche Savino Pezzotta, presidente della fondazione Ezio Tarantelli, e don Luigi Ciotti del gruppo "Abele" di Torino. Lungo il percorso, ad ogni porta della città, rappresentati delle diocesi umbre hanno consegnato alle autorità presenti una brocca d'acqua e un sacco di terra. L'acqua, frutto della vita, e la terra, frutto del lavoro, sono serviti per interrare e innaffiare un ulivo - posto all'interno della concattedrale - simbolo della pace, segno della giustizia.

Il tema centrale della tavola rotonda è stato 'Acqua e pane per tutti' nella quale è stato ribadita la necessità di una nuova politica e di un modello di sviluppo fondato su un governo condiviso e solidale dell'accesso ai beni comuni concepiti come "diritti umani ". "La cultura oggi dominante è quella che l'accesso all'acqua è un bisogno, la gestione dell'acqua considerata un servizio, una merce da comprare, quindi, stando così i fatti, si sottrae alla responsabilità dell'uomo il controllo e la salvaguardia dei beni" - ha esordito Rosario Lembo, segretario del Comitato italiano per il contratto mondiale dell'acqua. Paolo Di Blasio, segretario del Focsiv, partendo da dati statistici prodotti dalla Fao e da altre certificazioni, ha affermato che "il problema non è la mancanza di pane (che c'è per tutti) ma è una questione di giustizia". La soluzione sta in un cambiamento di rotta delle scelte di chi è ai vertici ovvero si tratta di invertire la rotta degli investimenti, puntando più su alcuni settori sociali, piuttosto che altri. "Come può essere accettabile che le merci possano circolare liberamente mentre le persone no?" - ha chiesto.

Significativa anche la Veglia di preghiera ecumenica presieduta dal Metropolita Armeno di Francia, Zakarian Armen accompagnato dall'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana. Il Metropolita Armeno si è detto molto felice di pregare insieme e parlare di pace. Prima della festa alla Palestra Nuova, gli iscritti alla Marcia si sono recati alle Marcite di Norcia, antica canalizzazione realizzata dai monaci benedettini per assicurare frumento anche d'inverno, dove hanno assistito alla macina del grano con un grande mulino a pietra. La farina realizzata è stata usata per cuocere il pane, frutto del lavoro dell'uomo e uno dei doni portati all'offertorio nella messa conclusiva della sera presieduta dal cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace. [GB]

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