Balcani: l'Europa si incontra sul Danubio

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Finalmente si salpa. Aperte le iscrizioni all'iniziativa "Danubio, l'Europa si incontra" che Osservatorio sui Balcani organizza dal 12 al 21 settembre. Dieci giorni di eventi da Vienna a Belgrado, lungo il corso del Danubio. E si viaggerà con il mezzo più congeniale a questo immenso cordone ombelicale, che unisce queste due parti d'Europa: la barca. Lungo il percorso previsti seminari, tavole rotonde, concerti.

L'Osservatorio sui Balcani, centro di ricerca e di informazione con sede a Rovereto, in collaborazione con Legambiente, ICS, l'Associazione delle Agenzie per la democrazia locale, il Comitato italiano per un contratto mondiale sull'acqua, Unimondo e numerose altre associazioni, italiane e del sud est Europa, ha deciso di rilanciare in questo modo l'Appello "L'Europa oltre i confini" per un'integrazione certa, sostenibile e dal basso dei Balcani nell'Unione Europea.

A Vienna, Bratislava, Budapest, Vukovar, Novi Sad e Belgrado ci si confronterà sulle esperienze dei dieci Stati che a partire dal 2004 entreranno nell'UE, sul rapporto tra media ed integrazione, sull'integrazione europea e gli aspetti ambientali e non da ultimo su quale potrà essere il percorso che Croazia, Bosnia Erzegovina, Macedonia, Albania e Serbia Montenegro dovranno intraprendere per entrare nell'Unione. Ma soprattutto continuerà il percorso verso un' "Europa dal basso", una rete tra i movimenti, le ONG, la società civile europea e balcanica che possa precedere, arricchire e positivamente condizionare l'entrata di questi Paesi nell'Unione. Ed il Danubio, lungo il quale i partecipanti all'iniziativa navigheranno, sarà simbolo dell'unione di queste due parti d'Europa.

Le iscrizioni all'evento sono da oggi aperte. Il programma dettagliato dell'iniziativa ed il modulo d'adesione sono a disposizione sul sito dell'Osservatorio sui Balcani. L'iniziativa è aperta non solo ad attivisti, studenti, rappresentanti di enti locali ma anche a semplici curiosi interessati a viaggiare nel cuore dell'Europa che sarà.

Fonti: Osservatorio sui Balcani, Oneworld SEE.

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