Non si bruciano le bandiere!

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Il comitato organizzatore del corteo di sabato 18 febbraio sulla Palestina precisa che è stato "tranquillo e combattivo, festoso, partecipato e chiaro nei contenuti" e che "non dovrebbe essere oscurato da episodi più che marginali (lo slogan gridato da cinque ragazzi, due bandiere bruciate) e isolati dalla stragrande maggioranza". Gli organizzatori sottolineano un altro aspetto: "la manifestazione di sabato, è stata vista da milioni di persone attraverso i network "dell'altra sponda del Mediterraneo", in un momento in cui l'immagine del nostro paese appare fortemente compromessa dalle scelte guerrafondaie, filo-israeliane e islamofobiche del governo Berlusconi. Il fatto che le popolazioni del Medio Oriente abbiano potuto vedere che la società italiana sia entrata in campo in rottura con le scelte del governo sul Medio Oriente e al fianco dei diritti del popolo palestinese, ha smentito i sostenitori nostrani e internazionali dello scontro di civiltà contribuendo non poco a ridare un minimo di credibilità all'Italia in quel mondo e alla sicurezza dei nostri cittadini".

A commento del corteo di sabato arriva da Genova la lettera di Norma Bertullacelli del Centro ligure di documentazione per la pace. "Da quattro anni manifestiamo ogni settimana in piazza De Ferrari contro tutte le guerre, in particolare contro quelle inutili, illegali e criminali che coinvolgono direttamente il nostro paese. Il nostro modo di esprimere la nostra opposizione a chi, in violazione della costituzione e per asservimento agli USA ha condotto in guerra l'Italia consiste nel rimanere in silenzio, esponendo cartelli e distribuendo volantini che cercano di illustrare ai passanti la realtà della guerra e richiedono il ritiro dei soldati italiani. Facciamo qualcolsa di molto diverso, evidentemente, dal bruciare bandiere" precisa Norma Bertullacelli che continua "Ma non possiamo non dire che gli stati le cui bandiere sono state bruciate in piazza sabato scorso a Roma, durante una manifestazione cui non abbiamo aderito, si macchiano quitidianamente di crimini gravissimi. E che i soldati USA, proprietari di una delle due bandiere così vilipese, hanno bruciato vivi a Falluja non già pezzzi di stoffa, ma esseri umani". [AT]

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