Nepal: Amnesty, vigilantes portano terrore e violenza

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La presenza delle Forze di difesa dei villaggi - gruppi di vigilantes sostenuti dal governo - sta facendo aumentare il terrore e la violenza nei confronti della popolazione civile del Nepal. E' quanto denuncia Amnesty International con un rapporto basato su una recente missione di ricerca. La situazione dei diritti umani nelle zone rurali del paese continua a deteriorarsi e il paese rimane avvolto in un conflitto brutale, in corso da nove anni tra i ribelli maoisti e le forze di sicurezza.

"La creazione delle Forze di difesa dei villaggi ha significato la fine di ogni distinzione tra combattenti e non combattenti e l'aumento del numero delle vittime tra la popolazione civile. Mantenere la legge deve restare una responsabilità dello Stato e non dei gruppi di vigilantes" - ha dichiarato Purna Sen, Direttore dei programmi per l'Asia e il Pacifico di Amnesty International. Le Forze di difesa dei villaggi hanno fatto la loro prima comparsa a febbraio, nel distretto della capitale Kathmandu, dove nel giro di una settimana la violenza provocata da questi gruppi ha causato 31 morti e la distruzione di 708 abitazioni. Da allora, i vigilantes hanno esteso le proprie attività ovunque, col sostegno del governo e delle forze di sicurezza. Abitanti dei villaggi hanno raccontato ad Amnesty International di essere stati terrorizzati dai membri di questi gruppi, che li hanno picchiati e costretti ad arruolarsi, hanno fatto irruzione in case private e sottoposto le donne a minacce sessuali.

Il rapporto di Amnesty International mette in luce numerosi casi di violazioni dei diritti umani da parte sia dei maoisti che delle forze di sicurezza. I delegati dell'organizzazione hanno potuto visitare sospetti maoisti detenuti nelle basi militari e torturati per estorcere confessioni. "La tortura da parte dell'esercito è un fatto abituale e sistematico, che avviene in un contesto di assoluta impunità. Gli stessi esponenti delle forze armate hanno ammesso di ricorrervi per ottenere confessioni" - ha aggiunto Sen. Numerose anche le prove di efferate atrocità da parte dei maoisti, tra cui il rapimento e l'uccisione di civili e di personale non armato delle forze di sicurezza.
"Nonostante dichiarino a parole di rispettare le Convenzioni di Ginevra, i maoisti mostrano sul campo ben poca osservanza di queste norme. Gli abusi commessi da tutte le parti coinvolte nel conflitto stanno lasciando un'eredità di migliaia di vite distrutte e di un paese dominato dalla violenza" - ha concluso Purna Sen.

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