Media: nei Tg italiani i Vip e non i veri problemi

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Da qualche mese in Niger e nei Paesi circostanti del Sahel si sta consumando una delle più gravi emergenze nutrizionali degli ultimi trent'anni: siccità, cavallette e politiche di mercato miopi hanno esposto alla fame oltre 3 milioni di persone. Tra loro moltissimi dei più fragili - cioè i bambini - hanno già perso la vita. La BBC inglese per prima ha iniziato a trasmettere immagini strazianti dei piccoli ridotti in fin di vita, seguita immediatamente dall'americana CNN e dai principali network di tutto il mondo. Solo in Italia le televisioni hanno giudicato l'emergenza di scarso interesse.

Uno studio dell'Osservatorio sulle Crisi Dimenticate - a cura di Medici Senza Frontiere e dell'Osservatorio di Pavia - mette in luce la sconcertante indifferenza dei TG italiani: nei mesi di Luglio e Agosto 2005 i notiziari di punta (pranzo e prima serata) di Rai, Mediaset e La7 nel loro insieme hanno dedicato appena lo 0,1% del tempo alla crisi nutrizionale in Niger. Vale a dire che su quasi 436 ore di notizie, appena 19 minuti sono stati dedicati alle migliaia di bambini vittime innocenti di una crisi evitabile. Negli stessi mesi circa 10.000 bambini gravemente malnutriti sono stati curati da MSF.

Ben altro risalto è stato dato, nello stesso periodo di tempo, ad altri temi evidentemente giudicati di maggior interesse per il pubblico italiano:

- Le notizie di gossip e sui VIP hanno conquistato ben 11 ore e 35 minuti
- Al delitto di Brescia sono state dedicate 7 ore e 22 minuti
- 2 ore e 15 minuti sono stati dedicati a servizi sugli animali domestici

Totalmente disinteressati i TG Mediaset (un solo minuto è stato dedicato al Niger da Canale5 mentre Italia 1 e Rete 4 non hanno speso nemmeno un secondo su questa crisi); i 3 Tg Rai hanno dedicato all'emergenza appena 10 minuti (di cui ben 6 trasmessi dal TG3), Il Tg de La7 si distingue per gli 8 minuti di servizi dedicati.

"Come organizzazione umanitaria e come cittadini italiani siamo indignati per la presunzione con cui i media italiani continuano a pensare che il gossip paghi sempre più di una rappresentazione attenta e delle complessità di un modo globalizzato che condanna ancora i più fragili a morire di fame - dice Stefano Savi, direttore generale di MSF Italia -. Non solo continueremo ad assistere le popolazioni in pericolo ma non smetteremo nemmeno di denunciare il silenzio colpevole dei media che uccide le vittime una seconda volta. Le centinaia di migliaia di sostenitori che abbiamo in Italia ci dicono che non è vero che gli italiani sono interessati solo agli amori Vip e alla cronaca nera! Per questo MSF continuerà a collaborare con l'Osservatorio di Pavia nell'ambito dell'Osservatorio sulle Crisi Dimenticate."

In Niger MSF interviene in cinque regioni: Maradi, Tahoua, Zinder, Diffa e Dillaberi. Le attività di MSF per rispondere all'emergenza nutrizionale comprendono: 10 centri nutrizionali terapeutici per i bambini in pericolo di vita a Maradi, Aguié, Tahoua, Keita, Dakoro, Zinder (due centri), Tanout, Diffa, Oulame; 35 centri nutrizionali supplementari per bambini moderatamente malnutriti; due unità pediatriche ad Aguiée e a Dan Issa. Da gennaio 2005 sono più di 24.600 i bambini gravemente malnutriti curati da MSF. Attualmente sono in cura, presso i centri di MSF, 9.600 bambini gravemente malnutriti. Dall'inizio del suo intervento, MSF ha distribuito 12.500 tonnellate di cibo. MSF lavora in Niger dal primo gennaio 2005. Attualmente 150 operatori internazionali e più di 800 collaboratori locali portano avanti le attività dell'organizzazione. Il budget 2005 per gli interventi di MSF in Niger ammonta per ora a 14milioni di euro.

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