Italia: dal 2 al 4 giugno, mobilit-azioni e bandiere

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Le parate militari del 2 giugno e l'arrivo di Bush sta riscaldando il clima del mondo per la pace. L'Associazione Obiettori Nonviolenti ha spedito una lettera a Ciampi per invitarlo a non far sfilare le volontarie in servizio civile durante la parata militare del prossimo 2 giugno. Nel giro di pochissimi giorni sono arrivate centinaia di adesioni all'appello lanciato dall'associazione e che chiedeva alle ragazze ed ai ragazzi volontari in servizio civile di dichiarare "la propria indisponibilità a partecipare alla parata militare" ed a dissociarsi "dall'idea di far sfilare i volontari in servizio civile in una parata militare". L'associazione ha inoltre invitato Ciampi a far visita a un centro dove svolgono servizio civile le volontarie o gli obiettori di coscienza. L'anno scorso, durante la parata militare ai Fori Imperiali il GAN - Gruppo di Azione nonviolenta aveva fatto un blitz con l'esposizione di uno striscione con la scritta "Disarmiamo la Repubblica".

Intanto la Tavola della Pace in vista della visita di Bush in Italia giudica grave la responsabilità del governo che punta a creare un clima di tensione e di contrapposizione ideologica alla vigilia delle elezioni. Senza mettere in dubbio la gratitudine verso l'America per il contribuoto per la liberazione dell'Italia dal nazifascismo, la Tavola della Pace "non vuole stare in silezio difronte a chi ha trascinato il mondo in una drammatica spirale di guerre e terrorismo, ha indebolito la democrazia, ha colpito l'Onu e stracciato la sua Carta, ha violato i diritti umani e il diritto internazionale". Per questo la Tavola invita tutti a organizzare momenti di pace per il 3 giugno e di esporre la bandiera della pace dalle finestre delle case, delle scuole, dei luoghi di lavoro, dai Comuni, dalle Province e dalle Regioni. Appello che è rinforzato dal Coordinamento della Campagna "Pace da tutti i balconi" che ritiene sgradita la visita del presidente Bush che dalla stessa maggioranza dei cittadini statunitensi viene ormai definito "il presidente antiamericano". Sul due giugno viene sottolineato come sia riduttivo il festeggiare la Repubblica con la sola parata militare "soprattutto in questo periodo, durante il quale il dettato costituzionale è stato piegato alle ragioni della politica e ci troviamo di fatto in una guerra non autorizzata da nessun organismo soprannazionale".

L'Arci rinnova l'adesione alla giornata di mobilitazione del 4 giugno per ribadire che l'invito a Bush non corrisponde alla volontà del popolo italiano che ripudia la guerra, la logica del terrore e le torture. L'Arci ha stampato migliaia di adesivi che riproducono i colori della pace con la scritta "No a Bush, con i pacifisti americani" che verranno distribuiti e attaccati in tutta la città in occasione della visita del presidente americano. Secondo Tom Benetollo, presidente nazionale Arci, la proposta di risoluzione presentata da Bush e Blair al Consiglio di sicurezza dell'Onu è arrogante e falsa, lontana anni luce dall'obiettivo dichiarato e cioè la restituzione della sovranità al popolo iracheno. In particolare Benetollo puntualizza sul controllo della risorsa principale, il petrolio, resta di fatto nelle mani degli occupanti quando si prevede che i proventi della vendita del greggio vadano al governo, ma resterebbero sotto la supervisione del Comitato di controllo creato dagli Usa subito dopo la caduta di Bagdad. " C'è solo da augurarsi che questa bozza di risoluzione venga respinta dagli altri membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu, pena la perdita irreversibile di credibilità di quest'organismo internazionale" ha dichiarato Benettollo che ha continuato - " l'unica possibilità di una svolta vera stia nel ritiro delle forze d'occupazione, premessa perché si realizzi un intervento di garanzia internazionale in grado di accompagnare il processo che deve riportare l'Iraq agli iracheni. Non c'è un'altra via per la pace".

Altre fonti: Tavola della Pace, Campagna Pace da tutti i balconi

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