Cipsi-Chiama l'Africa: replica alla Lega sulla mostra itinerante

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"Posizioni come quella espressa dal Capogruppo della Lega Nord alla Regione Friuli Venezia Giulia spingono all'intolleranza, portano alla divisione, tendono a giustificare anche atteggiamenti estremi che rasentano il razzismo". Così il Cipsi - coordinamento di 46 associazioni di cooperazione internazionale - e l'associazione 'Chiama l'Africa' replicano alle dichiarazioni del leghista Danilo Narduzzi secondo il quale l'evento 'Persone-Africa' promosso dalle due Ong sarebbe "una pagliacciata".

"Desta davvero meraviglia la presa di posizione del Capogruppo della Lega Nord alla Regione del Friuli Venezia Giulia, signor Danilo Narduzzi. Il signore in questione definisce questa esposizione come una pagliacciata, chiede conto al Comune delle spese sostenute per la sua realizzazione e preannuncia una contro-manifestazione, minacciando, fra l'altro, di fare una contro-mostra con le foto delle donne stuprate e dei bambini violentati dagli immigrati" - la nota congiunta di Guido Barbera ed Eugenio Melandri, rispettivamente presidente del Cipsi e coordinatore di 'Chiama l'Africa', organizzatori dell'evento "Persone-Africa" a Pordenone.

"In questi giorni - continua il comunicato - si discute molto nel nostro paese su fatti incresciosi e drammatici che manifestano l'emergere di forme di intolleranza e di razzismo. A noi pare che sia compito dei politici, soprattutto se hanno responsabilità di governo, prendere posizioni e inviare messaggi che propongano la convivenza cordiale fra tutte le persone, al di là delle differenze. Posizioni come quella espressa dal Capogruppo della Lega Nord alla Regione Friuli Venezia Giulia spingono invece all'intolleranza, portano alla divisione, tendono a giustificare anche atteggiamenti estremi che rasentano il razzismo" - sottolineano i promotori dell'evento. "Che c'entrano 70 figure di persone, che vivono in Africa, che lavorano o studiano, che hanno una loro identità e che si propongono simbolicamente agli italiani per dialogare con loro in quanto persone, con la sicurezza, i clandestini, gli stupri e le violenze?" - chiedono.

"Speriamo vivamente - affermano Barbera e Melandri - che la presa di posizione del Capogruppo della Lega Nord nasca dalla non conoscenza del messaggio che l'evento 'Persone' vuole portare nelle nostre piazze. Se invece è un attacco agli organizzatori della manifestazione e al Comune che l'ha patrocinata, soltanto perché riempie le piazze di sagome di persone africane e nere, allora la cosa sarebbe molto più grave. Si tratterebbe di razzismo bello e buono. Favorito per di più da una persona e da una forza politica che ha un ruolo istituzionale di grande rilievo sia nella Regione del Friuli Venezia Giulia, sia nel governo del paese.

L'evento contestato è una mostra dal titolo significativo: "Persone. Africa, società civile, cambiamento". L'iniziativa è già stata già presentata in una ventina di piazze italiane e, lo scorso settembre, al Parlamento europeo a Brusseles per far conoscere, attraverso una settantina di sagome di uomini e donne africani nelle loro attività quotidiane, l'Africa, la sua cultura, le sue tradizioni, le sue potenzialità e per riconoscere a questo continente un ruolo che a lungo gli è stato negato nella storia e nella politica mondiale. Le sagome sono una comunicazione visiva che, nel sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, vuole mettere in evidenza che il continente africano è fatto innanzitutto di persone, non soltanto di problemi e di drammi. "Per dire che quando ci rapportiamo con questa gente, che vive, che lavora, che ha progetti, che vuole comunicare la propria storia e la propria cultura, siamo innanzitutto di fronte a delle persone" - sottolineano i promotori.

La mostra itinerante è stata promossa a Pordenone dalla Caritas ed è stata resa possibile dal Comune che ha patrocinato l'evento cedendo gratuitamente l'occupazione del suolo pubblico, ma anche dalla stessa Regione, ora amministrata dal centrodestra. [GB]

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